Scuola, lezioni anche nel weekend: la proposta che divide

Scuola, lezioni anche nel weekend e fino alle 20: la proposta della minustra ai Trasporti, Paola De Micheli, raccoglie poche adesioni

Il ritorno a scuola per chi adesso è in Dad, la didattica a distanza? Le regioni, a stragrande maggioranza, hanno chiesto al governo di differire il rientro al 7 gennaio prossimo per abbassare ancora l‘indice Rt di contagio. La ministra Azzolina invece vorrebbe riaprire il 9 dicembre (per dieci giorni) e ora trova sponda nella sua collega dei Trasporti, Paola De Micheli.

Scuola, lezioni nel weekend: la proposta che divide (Getty Images)

Intervistata da ‘La Repubblica’, De Micheli insiste sul principio dello scaglionamento degli ingressi per gli allievi a scuola e una razionalizzazione degli orari, anche fino alle 20 di sera. Ma va anche oltre: “Bisogna utilizzare le dodici ore della giornata per le lezioni in presenza, dalle 8 alle 20, spingere per portare più classi a scuola il sabato e la domenica“.

De Micheli sottolinea come finora nessuno, dati alla mano, sia riuscito a dimostrare come i mezzi di trasporto possano essere indicati come ragione principale per la crescita della curva dei contagi. Inoltre le Regioni hanno garantito quasi diecimila bus aggiuntivi in tutto il Paese grazie alle risorse assegnate dal Governo. Ma aumentare le corse, solo per gli stuidenti, al mattino presto servirebbe a poco perchè tutti si concentrano negli stesi orari.

La metropolitana di Roma (Getty Images)

E allora l’unico rimedio è quello di scaglionare il più possibile gli ingressi anche fino alle 11 del mattino e gli orari di chiusura anche fino alle 20 di sera. In fondo siamo in tempo di emergenza e quindi anche gli studenti e tutto il personale sciastico, docente e amministrativo deve adattarsi.

Scuola, lezioni anche nel weekend: tutte le voci contrarie, non solo nei sindacati

La proposta della ministra De Micheli però non ha trovato molte sponde favorevoli. Il primo a bocciarla è stato Alfonso Bonafede, ministro della Giustizia e capo delegaziokmni 5 Stelle: “In un momento come questo è del tutto inopportuno pensare di tenere aperte le scuole anche la domenica. Le famiglie stanno già sopportando sacrifici enormi, sarebbe davvero fuori luogo mandare gli studenti fra i banchi perfino in un giorno festivo”.

Contrari anche i sindacati che segnalano problemi annosi nella mancanza di personale, a partire da docenti e personale amministrativo. E poi dovrebbero edssere pagati i festivi, modificando anche i contratti. Inoltre comuni e le province dovrebbero reperire i fondi per pagare energia elettrica, gas e acqua sette giorni su sette, per almeno 12 ore al giorno.

La propstetga diu alcuni studenti a Torino contro la didattica a distanza (Getty Images)

Nei giorni scorsi una protesta nata a Torino, con diversi studenti che hanno preferito piazzare i banchi appena fuori dalle loro scuole, ha preso piede. Ma di fronte alla propsettiva di andare a scuola sempre e con orari così prolungati anche loro storcono il naso.

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