Vaccino Covid Pfizer, Crisanti e Galli d’accordo: “Pochi dati”

Covid, sicurezza vaccino Pfizer. Andrea Crisanti ha espresso dubbi, scatenando l’ira di molti esperti. Ma il professor Massimo Galli lo difende

Polemica vaccino Pfizer, Massimo Galli difende Crisanti
Il professore Massimo Galli (Getty Images)

Corsa mondiale al il vaccino per sconfiggere Covid-19. Entro gennaio 2021, in Italia, arriveranno le prime dosi di quello prodotto dalla casa farmaceutica Pfizer, in collaborazione con la tedesca BioNTech. L’annuncio è arrivato da Domenico Arcuri, commissario governativo all’emergenza sanitaria.

La vaccinazione non sarà obbligatoria ma si punterà, comunque, a coinvolgere un numero considerevole di persone. Si partirà dalle fasce più a rischio. Probabilmente, ci sarà una sorta di “patentino d’immunità“, per tenere contezza dei soggetti immunizzati.

Non è ancora stato distribuito ma è già polemica sul vaccino Pfizer. A finire nella bufera è Andrea Crisanti. Il noto professore frena sull’antidoto americano. A suo dire, i dati divulgati sarebbero ancora troppo pochi. Quindi, è molto scettico sulla possibilità di dare il via alle iniezioni già ad inizio anno. “Vaccinarsi contro Covid-19 a gennaio? Senza dati – ha detto Crisanti – io non lo farei”. 

Un’affermazione che ha fatto il giro delle principali agenzie di stampa, tra le quali Adnkronos. Una raffica di reazioni, tra politica e medicina. Le parole di Crisanti sono pesate come macigni per tanti virologi, che hanno preso le distanze.

Pesino Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di Sanità, è dovuto intervenire per precisare che tutti i vaccini anti-covid hanno un alto livello di sicurezza per la salute.

Per conto del Governo sono intervenuti il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri e la sottosegretaria Sandra Zampa. Entrambi, si sono detti subito pronti a sottoporsi a vaccinazione. “Quando il vaccino arriverà sarà sicuro” – hanno commentato all’unisono.

Sileri è sceso nei dettagli, relativamente al discorso della sicurezza. “A garanzia della sicurezza del vaccino contro Covid-19 sono impegnate tutte le agenzie regolatorie internazionali come l’Ema, e nazionali, come l’Aifa, che valutano la documentazione relativa e vagliano la sicurezza”. Insomma, il viceministro ha voluto rassicurare tutti.

Più duro il commento di Sandra Zampa. “Quella di Crisanti – ha detto ad Adnkronos Salute – è una dichiarazione irresponsabile e intollerabile da una persona che dovrebbe conoscere le regole.

Insomma, potrebbe essere quasi il titolo di un film: “Crisanti contro tutti”. Ma non è proprio così. A tendere la mano al professore ci pensa Massimo Galli, direttore responsabile del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. Anche per lui, serve cautela, in attesa di poter visionare più dati.

Vaccino Pfizer, bufera su Andrea Crisanti. Galli lo difende

Vaccino Pfizer, bufera su Crisanti. Galli lo difende
L’infettivologo del Sacco di Milano Massimo Galli (Getty Images)

Andrea Crisanti sembra solo, ma non troppo. Arriva in suo soccorso il virologo Massimo Galli. Anche il medico del Sacco di Milano frena, almeno per il momento, sulla sicurezza del vaccino Pfizer. A Galli, non piacciono i facili entusiasmi.

Il medico del Sacco, sulle affermazioni di Crisanti, ha le idee chiare. “E’ stato molto travisato – ha commentato il primario aggiungendo – questo vaccino è sicuramente una nota di ottimismo, anche se ci sono difficoltà. Tutte le persone serie sono seccate dal fatto che Pfizer sia avara di dati ma prodiga di dichiarazioni pubbliche“.

Per il virologo, insomma, servono più dati per avere un’idea precisa sulla sicurezza del vaccino. Nell’attesa, programma gli impegni futuri. “Credo e mi auguro – ha detto Galli a Fanpage – che potrò iniziare una sperimentazione molto presto su uno di questi vaccini presso il mio centro.

Il professore Massimo Galli è tra quei virologi che raccomandano responsabilità in vista delle prossime festività natalizie. E’ ben chiaro ormai, stando anche alle indiscrezioni di palazzo Chigi, che non ci saranno né veglioni né tavole con molti commensali. E’ ancora in forse anche lo spostamento tra le regioni. Sarà un Natale solo per pochi intimi.

Si lavora a nuove restrizioni per evitare un’impennata dei contagi con l’inizio del nuovo anno. L’economia del Paese non reggerà ancora per molto al sistema dei “lockdown ad intermittenza”. Ecco perché, in vista delle festività natalizie, non si può sbagliare.

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L’esecutivo Conte punta a scongiurare la terza ondata. Intanto proprio oggi a Catanzaro, alle ore 13.00, si è riunita la Conferenza Stato-Regioni, per decidere i nuovi divieti da introdurre per la festività natalizie.

 

 

 

 

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