Melissa Satta: “Io e mio figlio fuori dall’incubo Coronavirus”

Melissa Satta ha preferito mantenere la massima privacy su una questione molto delicata: lei e suo figlio sono risultati positivi al Coronavirus. Un calvario da cui sono usciti insieme.

Melissa Satta e Maddox Boateng Coronavirus
Melissa Satta e Maddox Boateng (Instagram)

Le informazioni sanitarie che stiamo ricevendo da mesi ci ricordano costantemente che le fasce a rischio di sviluppare i sintomi più gravi del Coronavirus sono quelle più anziane, in particolare coloro che hanno superato i 65 anni di età.

Per questo motivo le persone giovani, che si ritrovano a risultare positive al tampone affrontano sempre la cosa con un po’ di leggerezza, confidando nella propria giovane età per sconfiggere il virus senza troppi problemi.

Purtroppo le cose non vanno sempre così: Melissa Satta ha raccontato una storia difficile e dolorosa, che ha coinvolto non soltanto lei ma anche Maddox, il bambino nato dalla relazione con Kevin Prince Boateng.

Melissa Satta: “Abbiamo sconfitto il Coronavirus, è stato difficile”

melissa satta e boateng

“Non ne ho parlato prima perché volevo vivere questo momento in riservatezza” ha spiegato Melissa Satta su Instagram, attraverso le uniche storie dedicate alla sua malattia.

A quanto pare la brutta esperienza è cominciata esattamente due settimane fa. Melissa e il suo bambino hanno cominciato evidentemente ad avvertire dei sintomi e sono stati sottoposti a tampone che, purtroppo, ha dato un risultato positivo.

Madre e figlio hanno immediatamente cominciato a osservare un isolamento totale per il tempo necessario a guarire: “Abbiamo passato due settimane chiusi in casa, poi finalmente è arrivata la bellissima notizia: sia io che Maddox siamo risultati negativi”.

Si tratta di un enorme sollievo per Melissa, che non si aspettava di avere una decorrenza dei sintomi così dura, inoltre si sono manifestati in maniera improvvisa e molto violenta.

“Mi sembrava impossibile” ha raccontato in merito ai sintomi del Covid-19. “Mi sembrava incredibile perché la mattina mi ero allenata in modo molto intenso ed ero carica di energia. Poi, lunedì notte la febbre è salita a 39°”.

In realtà si tratta di una situazione tipica per chi contrae il Coronavirus. Anche il cosiddetto “paziente zero Italiano”, cioè Mattia di Codogno, veniva da una settimana di attività fisica estremamente intensa prima di contrarre il Coronavirus. I medici scoprirono poi che l’abbassamento delle difese immunitarie che arriva sempre dopo un pesante sforzo fisico ha consentito al virus di manifestarsi, dopo essere evidentemente entrato nell’organismo appena due giorni prima.

In effetti, ha raccontato Melissa al Corriere della Sera, il contagio è avvenuto nel week end, durante un periodo trascorso in campagna con un’amica e i suoi figli. Proprio da quell’amica è arrivata la segnalazione di essere positiva e, quindi, Melissa ha collegato i suoi sintomi alla necessità di fare un tampone.

“Maddox è stato bene, io un po’ meno perché sono passata per febbre a 39 e tosse, curata con l’antibiotico. Sono un po’ debole ora, ma per una settimana sono stata sempre a letto perché ero sempre stanchissima. Al decimo giorno ho potuto rivedere un po’ di luce. Onestamente stavo impazzendo, non potevo muovermi” ha confessato.

Anche questi sintomi rientrano pienamente nel quadro classico dei sintomi da Coronavirus che si sono registrati nel corso della prima ondata e che si stanno ripetendo pressoché identici anche nel corso della seconda.

 

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Dopo aver trascorso due settimane lontano dal suo papà e dai suoi compagni di scuola, Maddox è tornato a seguire le lezioni in presenza, mentre sua madre ha potuto dedicarsi alla cura dei capelli e, finalmente, ha potuto riprendere il lavoro.

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