3 sintomi del nuovo coronavirus che possono persistere dopo la guarigione

Hai il dubbio di aver avuto il Coronavirus in forma quasi asintomatica? Questi 3 sintomi persistenti potrebbero fornirti una risposta secondo gli esperti.

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misurazione della febbre (fonte: Pexels)

Il Coronavirus ci attanaglia. Sempre più persone si ammalano, alcuni sono asintomatici altri hanno l’impressione di avere l’influenza. Chi dopo il tampone scopre la sua positività al virus si preoccupa e continua a farsi sempre la stessa domanda: “Starò bene?”. Alcuni pazienti hanno testimoniato di aver lottato aspramente contro questo virus e che alcuni sintomi sono persistiti anche dopo che il test di controllo aveva dato esito negativo.

Per fornire una delucidazione sull’argomento il professor Louis Bernard, capo del dipartimento di malattie infettive dell’Ospedale universitario di Tours, ha fornito un quadro dettagliato sui sintomi della malattia e in modo specifico su quelli che persistono anche dopo la guarigione.

Virus Sars-CoV-2, quali sono i sintomi persistenti?

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Il virus Sars-CoV-2 può dare origine a una varietà di sintomi, alcuni sintomi persistono, ma quali sono?

Il professore ha fornito una risposta analizzando i suoi 150 pazienti ancora ricoverati ma fuori dalla terapia intensiva.

“A un mese dalla degenza in ospedale, troviamo che l’80% ha ancora almeno un sintomo persistente: il più delle volte lamenta stanchezza, tosse o dolori articolari ” […] “Inoltre, alcuni pazienti guariti soffrono ancora di ageusia (perdita del gusto) o anosmia (perdita dell’olfatto)”.

Tra i sintomi maggiormente difficili da debellare troviamo quindi:

  • Stanchezza persistente

I pazienti che hanno accertato di essersi ammalati a causa del Covid-19 hanno riferito ai medici di non riuscire a ritrovare la propria energia. Stanchezza eccessiva e debolezza sembrano persistere anche dopo la guarigione, facendo sentire gli ex malati estremamente debilitati.Uno studio pre-pubblicato su MedRxiv il 30 luglio e condotto dal dott. Liam Townsend del St James’s Hospital di Dublino ha parlato di un numero rivelante di pazienti che avverte questo disturbo post guarigione, il 50% dei pazienti di un ospedale irlandese avvertiva stanchezza persistente dopo la guarigione, per almeno 6 mesi.

  • Tosse persistente

La tosse dei soggetti contagiati da Coronavirus è solitamente secca. Una tosse talmente secca e irritante da impedire ai pazienti di respirare correttamente. L’OMS in una conferenza stampa ha confermato che in molti casi i soggetti guariti dal Covid lamentano tosse secca, stanchezza e impossibilità di respirare correttamente, anche parecchi mesi dopo la guarigione. Spesso questi problemi respiratori sono accompagnati anche da dolore al petto.

  • Dolori articolari o muscolari persistenti

Anche i dolori articolari e / o muscolari tendono a non abbandonare il paziente guarito dal Covid per molti mesi. Secondo uno studio scientifico, tra i principali sintomi del Covid-19 troviamo mialgia o dolori articolari ed essi a volte possono diventare cronici nelle persone che si sono ammalate di Covid.

Sintomi persistenti e ricadute

Stanchezza, tosse, dolore al petto associato a difficoltà respiratorie e dolori articolari non sono le uniche preoccupazioni per i sopravvisuti a questa malattia. Molti pazienti si sono stupiti del fatto di essersi sentiti molto meglio dopo due settimane dal contagio, prima di sperimentare una sorta di “ricaduta” pochi giorni dopo, come una quiete prima della tempesta.

Si ipotizza con molta probabilità che questo sia dovuto all “interruzione del sistema immunitario”. Secondo il dottore “questi pazienti lievi potrebbero essere entrati in contatto con il virus, che è ancora in circolazione, e hanno sviluppato nuovamente i sintomi, perché la risposta immunitaria del loro corpo viene riattivata, senza “grave emergenza medica”.

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Coronavirus Covid-19 – Fonte: Adobe Stock

Resta una certezza che questa malattia è ancora in fase di studio e molte sono ancora le domande alle quali gli esperti non riescono a dare una risposta. I sintomi possono variare da persona a persona. La cosa migliore da fare sarebbe quella di attenersi scrupolosamente alle misure di sicurezza ed evitare di entrare in contatto cpn questo virus così pericoloso.

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