Beta Hcg : cosa è, perché si misura, dosaggi in gravidanza, come raddoppia

L’ormone Beta Hcg, croce e delizia per ogni donna all’inizio della gravidanza. Scopriamo cosa è, perché si misura, quali sono i dosaggi in gravidanza, come dovrebbe raddoppiare. 

Beta hcg in gravidanza
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Ogni gravidanza inizia con un test delle urine positivo, quel test, attesta infatti la presenza dell’ormone Beta Hcg nelle urine, sintomo che una gravidanza si sta instaurando. Da quel primo test rapido, che si può trovare facilmente in qualsiasi farmacia o supermercato, susseguono di norma le analisi del sangue per testare la presenza e il dosaggio di questo ormone nel sangue.

Attraverso questo test, si può individuare in modo quasi preciso la settimana di gravidanza che si sta affrontando e, a differenza degli test di gravidanza sulle urine, che una donna esegue sempre a seguito di un ritardo delle mestruazioni,  il test sul sangue può essere un modo per avere una diagnosi di gravidanza precoce, se eseguito qualche giorno prima della data delle previste mestruazioni. Scopriamo cosa è l’ormone Beta Hcg, perché si misura, quali sono i dosaggi in gravidanza e come dovrebbe raddoppiare nelle prime settimane. 

Beta Hcg: cosa è

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L’ormone  Beta Hcg, anche chiamato ‘ormone della gravidanza’ viene prodotto dall’organismo di una donna quando si trova in stato di gravidanza, quando cioè è avvenuto l’impianto di un ovulo fecondato all’interno dell’utero. Può essere individuato attraverso le analisi del sangue già una settimana dopo l’avvenuto concepimento.

La presenza di questo ormone, permette dunque di valutare lo stato di gravidanza ed in base ai livelli rilevati anche il procedere della stessa. La funzione primaria di questo ormone (gonatropina corionica umana) è essenzialmente quella di favorire un ambiente ormonale perfetto per lo sviluppo dell’embrione, stimolando la produzione di progesterone ormone che rende le pareti dell’utero ideali per favorire l’impianto dell’embrione.

Perché si misura la presenza di Beta Hcg

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La quantità di Beta Hcg che il corpo produce può essere considerato un marcatore della gravidanza, che può essere rilevato attraverso il test sulle urine e sul sangue, quest’ultimo quello più sensibile e preciso al rilevamento della gonatropina corionica umana.

I medici ginecologi la prescrivono per poter attestare in modo inequivocabile lo stato di gravidanza in una donna e soprattutto monitorare l’andamento delle prime settimane di gravidanza. L’ormone Beta Hcg infatti, tendono ad aumentare in modo progressivo nelle prime 8-10 settimane di gravidanza per poi subire una diminuzione e una stabilizzazione per il resto della gestazione.

Rilevare e monitorare la presenza e l’aumentare  dell’ormone Beta Hcg nel sangue, permette in primo luogo di seguire l’andamento positivo della gravidanza ma anche, nel caso in cui questo ormone non tende a moltiplicarsi con un certo ritmo, di individuare la presenza di una anomalia nella gravidanza come ad esempio una gravidanza extra uterina, un gravidanza bianca o l‘interruzione della gravidanza (aborto spontaneo). Sebbene ad oggi, siano molti i ginecologi che tendono a non prescrivere più queste analisi, attendendo di eseguire la prima ecografia intorno alla decima settimana di gravidanza, che attesta  la presenza del sacco vitellino e dell’embrione a cuore battente, resta però un’analisi che può essere fondamentale nella diagnosi di una gravidanza a rischio.  

Quali sono i valori dell’ormone Beta Hcg in gravidanza

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I valori normali di ormone BetaHcg (gonatropina corionica umana) in una donna che non si trova in stato di gravidanza è di norma di 0-5 mlU/ml, se il valore di questo ormone supera i 5mlU/ml con molta probabilità si è instaurata una gravidanza.

Secondo i valori rilevati attraverso le analisi del sangue, si può stabilire in che settimana di gestazione ci si trova. Dalle prime settimane fino alle tredici settimane questo ormone tende ad aumentare e in generale quando raggiunge un valore di 7.200mlU/ml si dovrebbe poter osservare con una ecografia la presenza del sacco vitellino, dell’embrione e del battito cardiaco dello stesso. (I valori di BetaHgc possono variare in base al metodo di laboratorio utilizzato per effettuare le analisi).

Beta Hcg : come dovrebbe raddoppiare nelle prime settimane di gravidanza

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L’aumento dell’ormone Beta Hcg nelle prime settimane di gravidanza rappresenta in molti casi ‘la croce’ per molte donne, poiché marcatore dello stato della gravidanza. Il particolare che crea molta ansia è l’osservazione dell’aumento di questo ormone, che dovrebbe in linea generale raddoppiare il suo valore ogni 48-72 ore, questo a seconda dei valori iniziali.

Più sono inferiori i valori rilevati nella prima analisi, e meno dovrebbero metterci a raddoppiare, per esempio con valori inferiori a 1.200, dovrebbero raddoppiare ogni 48-72 ore, con valori intorno ai 6.000 potrebbero raddoppiare in 5 giorni. Ad interpretare e monitorare i valori delle BetaHcg sarà il medico ginecologo che seguirà l’andamento delle prime settimane di gravidanza anche attraverso gli esami ecografici. 

Nel caso in cui il valore BetaHcg sia superiore a quello atteso per le settimane di gravidanza, la causa potrebbe essere una datazione sbagliata, che potrebbe essere avvenuta prima di quella indicata dalla paziente o anche una gravidanza gemellare. 

gravidanza
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Ricordiamo che per procedere nella gravidanza è essenziale affidarsi ad un medico ginecologo sin dalle prime settimane di gravidanza che provvederà a prescrivere tutte le analisi del primo trimestre e a testare l’andamento della gravidanza con la visita specifica e le indagini ecografiche.  Il Ministero della Salute inoltre, mette a disposizione di tutte le mamme delle linee guida per una gravidanza fisiologica facilmente consultabili. 

 

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