Moda sostenibile contro fast fashion. Da che parte stai?

Non è un segreto che i nostri guardaroba straripino di vestiti sempre nuovi ed al passo con i tempi. La moda sostenibile ci chiede “avere tanti vestiti è davvero quello che ci serve”?

moda sostenibile
vestiti a poco sempre più scontati (fonte: Pexels)

Ormai lo sappiamo: la moda non è uno scherzo.
Il nostro guardaroba cambia e si evolve costantemente passando dalle classi del liceo al luogo di lavoro, dall’appuntamento galante alle cerimonie ufficiale, dalla nostra pagina Instagram fino alla visita a casa dei nonni.
Per essere una fashion victim non dobbiamo più spendere centinaia di euro in capi pregiati o andare in giro coperte da capo a piedi da vestiti di marca: l’importante è cambiare spesso e seguire sempre le ultime mode.

Il fast fashion ci permette di rinnovare costantemente i nostri abiti e di sfoggiare, ad ogni cambio di stagione, vestiti sempre nuovi fiammanti.
Il divertimento, la varietà e le attenzioni sono assicurati, così come i prezzi più bassi e convenienti.

Ma è davvero questa la tendenza al passo con i tempi per la moda?

Moda veloce o moda sostenibile, quale costa di più?

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vestiti prodotti in serie (fonte: Pexels)

Ma che cos’è il “fast fashion”?
Con questo termine, tradotto come “la moda veloce”, si descrivono tutti quelle marche ed etichette di moda che scelgono di proporsi al pubblico con la formula del “low cost“.

Magliette, top, jeans e pantaloncini a pochi euro ci sembrano sempre una nuova ed eccitante novità e ci scateniamo negli acquisti.
Abbiamo scoperto troppo tardi, però, che prezzi bassi equivalgono a qualità bassa e che qualità bassa vuol dire rischi per la salute e sostituzioni frequenti.

Il risvolto della medaglia è veramente sconvolgente: a pagare il prezzo più alto del fast fashion sono le lavoratrici. Vi avevamo già parlato del documentario che racconta le loro terribili condizioni ma varie testimonianze sono ormai reperibili ovunque sulla rete.

Per fortuna, a fianco delle collezioni dei grandi magazzini, si sta sviluppando il concetto di “moda sostenibile” con il quale possiamo combattere questa tendenza.
Chi di noi non possiede abiti regalati dalla mamma o dalla nonna, ancora in perfette condizioni, confezionati perfettamente ed (incredibilmente) ancora al passo con i tempi?

Basta con le collezioni che durano qualche mese ed i capi prodotti con materiali scadenti e dannosi; seguire la sostenibilità vuol dire avere rispetto per l’ambiente e per le persone, comprando solo abiti prodotti in condizioni eque ed umanitarie, creati per durare e farci sentire a nostro agio con noi stesse.

E non sono solo i nuovi negozi “specializzati” ad attirare l’attenzione delle consumatrici di moda consapevole: negli ultimi anni il vintage è tornato alla grande, con una grande fioritura di negozi sempre più curati ed attenti al dettaglio dove è possibile trovare capi unici e irresistibili, che ci permettono di distinguerci dagli altri (con meno possibilità di ritrovarci vestite tutte alla stessa maniera quando andiamo ad una festa!)

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un negozio di abiti vintage, unici ed originali (fonte: Pexels)

Essere alla moda al giorno d’oggi non vuol dire solo sfoggiare l’ultimo capo di tendenza nelle vetrine dei negozi: vuol dire essere attenti al mondo che ci circonda e fare scelte responsabili e consapevoli.
Per essere al passo coi tempi, quindi, è ora di dire basta al fast fashion e sì alla moda sostenibile!

di Federica Caliendo

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