Coronavirus | Intossicazioni da disinfettanti in crescita: perché?

Le intossicazioni da disinfettanti causate dal Coronavirus sono aumentate in misura enorme nelle ultime settimane. Ecco quali sono gli errori più comuni e le strategie per evitarli.

intossicazioni disinfettanti
(Immagine: Pixabay)

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha utilizzato l’informazione e l’educazione dei cittadini come strumento fondamentale per prevenire la diffusione del Covid – 19.

Il problema, almeno in Italia, è che moltissime persone hanno deciso di affidarsi ciecamente al fai da te, magari seguendo uno degli innumerevoli tutorial che stanno circolando in questo periodo sulla rete al fine di produrre disinfettanti in casa.

Oltre a questo, utilizzo eccessivo e comportamenti irresponsabili hanno messo in pericolo anche la salute di molti bambini.

Ecco quali sono le misure di sicurezza da adottare quando si utilizzano prodotti disinfettanti per la casa e per la persona.

Intossicazioni da disinfettanti: l’altra faccia del Coronavirus

coronavirus pulizie casa
Photo Adobe Stock

Da quando è scoppiata l’epidemia di Coronavirus abbiamo cominciato a sanificare più frequentemente – e spesso per la prima volta in assoluto – le superfici della nostra casa.

Per farlo abbiamo acquistato prodotti specifici presidi medico – chirurgici appositamente formulati che però non siamo abituati a usare e che, a un certo punto, potrebbero esaurirsi e potrebbe essere difficile reperirne altri.

In questa situazione è facilissimo commettere errori che non mettono a repentaglio solo la nostra salute ma anche quella delle persone che condividono la casa con noi. Proprio per questo motivo – e in particolare se ci sono bambini – è fondamentale procedere a un utilizzo responsabile dei disinfettanti.

I pericoli dei prodotti disinfettanti

In commercio esistono moltissimi tipi di prodotti disinfettanti che assicurano l’igienizzazione di superfici e capi di abbigliamento così come quella del corpo e della pelle.

Gli errori più comuni che si possono commettere nell’utilizzo di questi prodotti sono di tre tipi:

  1. Eccedere con le quantità
  2. Mescolare prodotti differenti
  3. Utilizzare prodotti per gli scopi sbagliati

Sulla confezione di ogni prodotto in genere vengono illustrate le modalità di utilizzo del prodotto in questione, con brevi cenni alle quantità di prodotto necessario.

È fondamentale seguire scrupolosamente le istruzioni per non eccedere nelle quantità e provocare accidentalmente intossicazioni.

Utilizzare un prodotto inappropriato per un certo scopo è l’errore in cui incappa più comunemente qualcuno che sia “costretto ad arrangiarsi” in mancanza di prodotti più specifici. Lavare le mani con l’acido muriatico che si usa per pulire il wc, per esempio, è davvero una pessima idea.

L’esempio tipico della combinazione dei due errori appena elencati è quello di spruzzare grandi quantità di disinfettanti sulle mascherine al fine di aumentare la loro efficacia contro il contagio. Chi indossa la mascherina finisce per inalare esalazioni chimiche che potrebbero danneggiare seriamente le sue vie respiratorie.

Mescolare prodotti che non andrebbero mescolati è invece il problema di chi decide di affidarsi alle classiche bufale da social che invitano a utilizzare prodotti chimici che non dovrebbero mai venire a contatto come, per esempio, ammoniaca e candeggina: un mix assolutamente letale per il nostro sistema respiratorio, che può provocare danni gravi e duraturi.

Intossicazioni da disinfettanti sui bambini

In un periodo in cui si passa moltissimo tempo in casa si immagine che i bambini siano più controllati che mai.

Purtroppo però in queste settimane si stanno registrando anche moltissimi casi di intossicazioni da disinfettanti sui bambini, i quali hanno la pessima abitudine di ingerire prodotti scambiandoli per qualcos’altro o per semplice curiosità.

Gli errori che un genitore non dovrebbe mai commettere sono fondamentalmente due:

  1. Lasciare prodotti chimici a portata di bambino
  2. Travasare i disinfettanti senza cambiare etichetta

Il primo errore naturalmente non riguarda soltanto i disinfettanti, ma qualsiasi prodotto chimico si trovi in casa, che dovrebbe essere sempre riposto in mensole alte oppure in mobili chiusi a chiave o addirittura con un lucchetto di sicurezza.

Il secondo errore spesso è frutto di fretta o distrazione: capita infatti di travasare un prodotto in un altro contenitore più piccolo o più comodo da usare come vecchie bottigline da bibita senza cambiare l’etichetta e specificare quale sia il nuovo prodotto che vi è contenuto.

Molti bambini finiscono per bere dalle bottiglie provocandosi intossicazioni anche gravi: basta un attimo di distrazione da parte dei genitori o anche una piccolissima quantità di prodotto per portare a brutte conseguenze.

Cosa fare nel caso di intossicazioni da disinfettanti

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Foto da Pixabay

L’ospedale Niguarda di Milano ha diffuso dati per niente incoraggianti: nelle ultime settimane le intossicazioni da disinfettanti sono aumentate del 65% e quelle che avevano per protagonisti bambini del 135%: una cifra enorme.

I numeri utili da chiamare in caso di intossicazione sono quelli del centro antiveleni più vicino. 

Su Google basterà digitare “Centro antiveleno” aggiungendo il nome della città più vicina, come “Milano”, “Padova” e così via.

Nella maggior parte dei casi si tratta di numeri verdi e quindi gratuiti per tutti i cittadini.

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