Coronavirus | Numeri verdi istituiti dalle Regioni anti-contagio

Coronavirus, i numeri verdi istituiti dalle Regioni per chiedere informazioni sulle misure urgenti per il contenimento del contagio.

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Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images

Le Regioni hanno istituito dei numeri verdi a cui i cittadini possono chiamare per chiedere informazioni sul coronavirus e sulle misure adottate per contenere il contagio al fine di lasciare il 112 e il 1500 adibiti solo alle urgenze.

Coronavirus, i numeri verdi istituiti dalle Regioni da chiamare per chiedere informazioni sulle misure anti-contagio

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Fonte foto: Istock

I presidenti delle Regioni invitano i cittadini a chiamare il 112 e il 1500 solo per le urgenze. Chiamate il 112 solo per emergenze”, fanno sapere i presidenti delle Regioni come riporta Sky Tg 24 che aggiunge che per le emergenze si può chiamare anche il 1500.Per fornire assistenza ai cittadini, ogni regione ha istituito un numero verde da chiamare per chiedere ogni tipo d’informazione sul coronavisur e sulle misure adottate per evitare il contagio si allarghi.

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Ecco i numeri verdi da chiamare:

  • Piemonte: 800.333.444
  • Valle d’Aosta: 800.122.121
  • Lombardia: 800.89.45.45
  • Alto Adige: 800.751.751
  • Veneto: 800.46.23.40
  • Friuli-Venezia Giulia 800.500.300
  • Toscana: 800.55.60.60
  • Umbria: 800.63.63.63
  • Marche: 800.93.66.77
  • Emilia-Romagna: 800.033.033
  • Campania: 800.90.96.99

 

Nel frattempo, aumenta il numero dei contagiati e delle vittime. In Aldo Adige, è risultato positivo un altoatesino che ha trascorso un periodo nella zona rossa. Dopo un primo test negativo, il secondo test ha confermato la positività. Anche il numero delle vittime sale a sette.

“Abbiamo concordato un decreto mio per recepire misure concordate a livello regionale in modo da distinguere le misure coinvolte dal contagio, con la sospensione di tutte le attività, comprese le attività scolastiche”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte arrivando nella sede della Protezione Civile come si legge su Sky Tg24.

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Il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, invece, in conferenza stampa, ha dichiarato: “I dati registrati in Italia e nel resto del mondo sono contenuti in numeri ragionevoli e non sono tali da registrare il mutamento di tipologia da epidemia in pandemia”.

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