Dieta ingrassante nei punti giusti, occhio all’Indice Glicemico

Anche in una dieta ingrassante bisogna fare attenzione alla qualità dei cibi: carboidrati sempre a pranzo, a cena proteine con pesce e carne

(Istock)

A forza di parlare sempre di diete dimagranti, quasi dimentichiamo che esistono anche le diete ingrassanti, ma nei punti giusti. Mettere su chili non significa solo mangiare di più, ma imparare quali sono le giuste calorie da introdurre in corpo. Ecco perché in una dieta ingrassante efficace uno dei consigli migliori da seguire è quello di fare attenzione all’Indice Glicemico.

Gli zuccheri contenuti nel cibo, a secondo del tipo, arrivano nel sangue più o meno velocemente. E l’unità di misura della velocità con la quale gli zuccheri raggiungono il nostro sangue è proprio l’IG. Più alto è l’Indice Glicemico degli alimenti assunti, maggiore sarà anche la quantità di insulina immessa in circolo. Più gli zuccheri arrivano velocemente, più il corpo produce insulina che porta ad ingrassare. E l’insulina farà arrivare gran parte di quegli zuccheri sotto la pelle convertendoli in adipe. Quindi si può ingrassare anche senza ingerire un solo grammo di grassi.

L’avvertenza fondamentale è sempre quella di far attenzione alla somma dell’IG contenuto nella nostra dieta. Un eccesso di insulina, provocato da un apporto di alimenti ad alto IG si preoccuperà subito di veicolare gran parte dei carboidrati assunti trasformandoli in grasso e accumulandoli nell’adipe. Così invece di ottenere l’effetto di potenziare il nostro fisico avremo solo quello di aumentare fianchi e cellulite.

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Dieta ingrassante e Indice Glicemico, il piano di battaglia a tavola


Ecco quindi in linea di massima quello che si può ingerire ogni settimana per mettere su qualche chilo in più senza incorrere nel rischio di ottenere un effetto devastante per il nostro fisico. A colazione preferire 200 ml di thé deteinato con 40 grammi di fette biscottate e 20 grammi di marmellata.

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A metà mattinata due fette di pane tostato con una fetta di prosciutto magro, mentre per pranzo spazio ai carboidrati con 80 grammi di pasta o riso condita con pomodoro fresco oppure olio extravergine, seguita da un’insalata verde, con 40 grammi di pane tostato e 100 grammi di frutta fresca.
A merenda un frutto di stagione e per cena due volte alle settimana 180 grammi di carne privilegiando vitello e petto di pollo magri, altre due volte 200 grammi di nasello, sogliola, merluzzo, palombo o trota.

pasta
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Una volta alla settimana invece 60 grammi di affettato come bresaola o prosciutto magro con 50 grammi di pane tostato e una volta alla settimana 80 grammi di ricotta, una mozzarella, 30 grammi di parmigiano. Infine almeno una volta due uova in camicia o in frittata. Accanto a tutto questo sempre 200 grammi di verdura bollita oppure appena scottata in padella, 30 grammi di pane tostato e 100 grammi di frutta fresca.

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