Oscar 2020 | Renée Zellweger miglior attrice protagonista: discorso integrale

Renée Zellweger trionfa agli Oscar 2020 come miglior attrice protagonista e pronuncia un discorso in onore di Judy Garland e, più in generale, di tutti gli “eroi nazionali”, persone straordinarie che sanno unire i popoli

Renée Zellweger discorso oscar
Photo by Kevin Winter/Getty Images 

Seconda volta sul palcoscenico degli Academy Awards e seconda volta con la statuetta in mano.

Questa volta Renée Zellweger è premiata come miglior attrice protagonista. La sua interpretazione in Judy è stata riconosciuta come meritevole della statuetta più ambita, il premio Oscar.

Quando sale sul palco per ritirare il premio l’attrice pronuncia un discorso che in pochi sapranno dimenticare.

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Renée Zellweger vince agli Oscar 2020: acceptance speech

Renée Zellweger oscar 2020
Photo by Kevin Winter/Getty Images

Per la sua seconda volta in compagnia della preziosa statuetta, Renée Zellweger, già premio Oscar come non protagonista per Ritorno a Could Mountain, decide di onorare non solo la donna a cui ha prestato volto e voce, Judy Garland, ma anche tutti coloro che con le loro vite straordinarie ci uniscono nell’ammirazione e nel consenso.

Il discorso dell’attrice è dunque un promemoria, un mio per ricordarci che siamo sì divisi, portatori di ideali diversi ma anche uniti, in un unico mondo un unico battito e, fortunatamente i grandi di tutti i tempi sono lì per ricordarcelo.

Rileggiamo però insieme le toccanti parole di Renée Zellweger.

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“Grazie all’Academy. Grazie per avermi invitata in quella che è stata una delle collaborazioni, delle esperienze più significative, più speciali della mia vita. L’ho già detto e lo ridirò: Cynthia, Saoirse, Scarlett, Charlize è veramente un onore essere stata presa in considerazione in vostra compagnia.

David Livingstone, Cameron McCracken, al regista Rupert Goold, grazie per il privilegio di aver lavorato assieme a voi: sono veramente orgogliosa di essere stata nel vostro bellissimo film. E voglio ringraziare anche le mie mamme da palcoscenico, Matt, e Jeff, ed Eric, Paul, Gary, Jessie Buckley, Finn Wittrock, Rufus Sewell, e tutto il cast, tutta la troupe che hanno lavorato tantissimo su questo film per celebrare Judy Garland. E la mia famiglia estesa a CAA, Peter, Brian, e Kevin. Imprint, Nicole e Dom, Nanci Ryder. Grazie per gli ultimi 24 anni a John Carrabino, il mio splendido ragazzo da ormai 25 anni, grazie per aver sognato più grande di quanto io osassi, per aver sempre riportato al mio lavoro gioia e gratitudine. Ai miei amici immigrati, che sono arrivati qua senza nulla se non se stessi e un sogno americano da realizzare. Grazie al fratellone Drew, Brandy, Judy, Stone, e Eva per tutto l’amore e per tutto il sostegno possibile che fanno credere di poter realizzare qualsiasi cosa, anche impossibile.

E devo dire che in quest’ultimo anno di conversazione in cui abbiamo tanto celebrato Judy Garland, al di là del genere, dell’età, delle culture, è stato veramente una maniera bellissima di ricordarci tutti che ci sono degli eroi, delle eroine che ci uniscono: sono i migliori di noi che ci ispirano, che ci aiutano a trovare il meglio che possiamo fare, in un modo che veramente ci unisce, ci avvicina. Sono quelli che ci fanno pensare che siamo d’accordo, che ci sono tante cose che ci fanno andare nella stessa direzione e che questo è importante. Neil Armstrong, Sally Ride, Dolores Huerta, Venus w Serena e Selena, Bob Dylan, Scorsese, Fred Rogers, Harriet Tubman: siamo tutti d’accordo su di loro come siamo d’accordo sui nostri insegnanti, su uomini e donne coraggiosi in divisa che hanno voluto servire gli altri che hanno prestato opera da vigili del fuoco, sono tutti nostri eroi, non sempre celebrati in pubblico e che ci ricordano che siamo come popolo uniti.

Judy Garland non ha ricevuto questo onore quando avrebbe dovuto riceverlo e sono sicura che questo momento però è un’estensione della sua eredità, del festeggiamento della sua opera, del suo lavoro e sta rappresentando il fatto che quello che ci ha lasciato come eredità è l’unicità, l’eccezionalità, la capacità di inclusione, la generosità di spirito e che va al di là di quello che può essere un singolo successo artistico. Signora Garland, lei sicuramente è stata tra le eroine che hanno la capacità di unirci e definirci e questo è sicuramente per lei. Sono veramente molto grata. Grazie mille a tutti e buona serata”.

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Renée Zellweger oscar 2020
Photo by Matt Petit – Handout/A.M.P.A.S. via Getty Images

Parole che rendono omaggio a una grande donna ma che mandano anche un importante messaggio di fratellanza in un’epoca in cui, troppo spesso, l’umanità si ritrova tristemente divisa.

Così Renée Zellweger celebra il suo secondo Premio Oscar insieme al ricordo di Judy Garland ma anche a tutti noi perché, in fondo, l’umanità è ancora un unico cuore che, qualche volta, dimentica di battere all’unisono: fortunatamente c’è chi è lì per ricordarcelo.

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