Sanremo 2020 monologo Tiziano Ferro | Discorso integrale

Sanremo 2020, il monologo di Tiziano Ferro sui 40 anni: “Nessuno dovrebbe mai soffrire o morire. La felicità non è un privilegio, ma un diritto.

tiziano ferro
Tiziano Ferro a Sanremo 2020 – Screenshot da video

Tiziano Ferro si congeda dal pubblico del Festival di Sanremo 2020 con un meraviglioso monologo sui 40 anni prima di regalare a tutti la bellezza delle sue canzoni. Un discorso toccante sui 40 anni che compirà tra due settimane colpisce il cuore non solo dei fans del cantautore di Latina ma anche di tutti i telespettatori.

Sanremo 2020 monologo Tiziano Ferro sui 40 anni: “la felicità non è un privilegio, ma un diritto”

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Tiziano Ferro a Sanremo 2020 – Screenshot da video

Elegantissimo e felicissimo per la grande occasione che gli ha dato Amadeus volendolo al proprio fianco per tutte e cinque le serate del Festival di Sanremo 2020, Tiziano Ferro che compirà 40 anni il prossimo 21 febbraio, si mette a nudo regalando una parte intima di se stesso.

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«A 40 anni, per la prima volta ho sognato Dio. Aveva il viso di un adolescente e mi diceva che ho strappato a morsi la vita che volevo – ha raccontato nel suo monologo -. A 40 anni, ho scoperto che non voglio essere una persona alterata dal male. Dove l’arroganza urla, il silenzio elegantemente afferma. A 40 anni ho imparato che non bisogna negarsi all’amore del padre e della madre, mai, né per orgoglio né per timore. L’amore è un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e di pazienza. Basta ascoltare».

«A 40 anni so che nessuno può vedere quanto è bello l’amore se non condividi col mondo il tuo sorriso da innamorato. Ci ho messo 40 anni, ma adesso so che il brutto tempo non esiste. Ô tutto un susseguirsi di stagioni. Solo questione di ripararsi o scoprirsi al momento giusto. A 40 anni guardo il mondo attraverso il filtro delle mie cicatrici. E grazie a loro curo le ferite che arriveranno. Ho 40 anni e voglio dire al mondo che nessuno dovrebbe mai decidere di vivere soffrendo. E nessuno dovrebbe mai voler morire. Perché subire non è una disgrazia, è una scelta».

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Tiziano Ferro – Screenshot da video

Poi ha concluso: «E la felicità non è un privilegio, è un diritto. A 40 anni penso proprio non ci sia bisogno di raccontare da che parte sto. La mia storia si scrive da sé. Maniacalmente innamorato delle persone, tutte. Estremista da sempre dalla parte dei deboli. Dio non commette errori. E non credo abbia iniziato il 21 febbraio 1980. Non sono sbagliato. Nessuno lo è. Non accetto speculazioni sul tema. Non provateci nemmeno. Ho 40 anni ormai».

 

 

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