La pecora elettrica non riaprirà più: il messaggio dei proprietari

La pecora elettrica non riaprirà più. Ad annuncialo sono stati i proprietari che nel post che vi riproponiamo danno le loro motivazioni.

la pecora elettrica fuoco
Foto da Instagram @comitatissimo_della_balorda

Danilo Ruggeri e Alessandra Artusi sono i proprietari della Pecora elettrica, libreria caffetteria di Centocelle incendiata per la seconda volta (il primo rogo era stato il 25 aprile scorso) poco meno di un mese fa, nella notte tra il 5 e il 6 novembre. Sono loro stessi ad aver comunicato al mondo del web che quel meraviglioso progetto chiude definitivamente i battenti.

Nessun rimpianto, solo la necessità di farsi forti di quanto realizzato e andare avanti verso un nuovo progetto ancora da scoprire.

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La breve via della Pecora elettrica ha infatti destato tanti animi, persone che erano state pronte anche a tendere la mano quando poco dopo l’incendio (un atto che gli investigatori hanno subito bollato come doloso e probabilmente collegato allo spaccio di droga, mentre i residenti di Centocelle lo ascrivono, come quello, di qualche giorno successivo al “Baraka bistrot”, alle mire espansionistiche della criminalità organizzata sui locali e sull’economia del quartiere) la fotografa romana Ilaria Facci Serrano aveva lanciato la raccolta fondi per far riaprire la libreria antifascista.

Ora quella mano servirà ad aiutare i proprietari a chiudere questo capitolo. Ma perché una simile scelta? Lo spiegano gli stessi Danilo e Alessandra in un post.

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La pecora elettrica non riaprirà più

la pecora elettrica chiusa
Foto da Instagram @comitatissimo_della_balorda

Ecco il messaggio pubblicato dai proprietari Danilo e Alessandra su gofundme.com, il sito a cui era stata affidata la raccolta fondi per la riapertura.

“Cari sostenitori,

abbiamo sentito forte la vostra solidarietà e vicinanza.
Nonostante il dolore e la rabbia per quello che La Pecora Elettrica ha subito, ci avete fatto sentire
parte di una comunità che travalica i confini del nostro quartiere e della nostra città.
Una comunità forte e consapevole capace di stringersi in difesa degli spazi di condivisione e di
promozione culturale.

È con grande dispiacere che vi dobbiamo rendere partecipi della nostra decisione di non riaprire
La Pecora Elettrica. Non viviamo questa scelta come una sconfitta: il lavoro svolto, di cui siamo
molto orgogliosi, in due anni e mezzo di apertura, ha messo in moto nuove energie e nuove
progettualità che non andranno disperse. La pecora elettrica ormai è un’entità più grande dei due
proprietari della caffetteria libreria e per questo non sappiamo ancora dirvi quali nuove strade
prenderà.

Prima di intraprendere nuovi percorsi dobbiamo chiudere questa fase di transizione più velocemente
possibile. Per farlo abbiamo bisogno di soldi. Per questo stiamo lavorando con le istituzioni locali
per capire come sostenere le spese necessarie ad una chiusura non prevista (rientro dei debiti con la
banca, tfr, inps, consulenze, burocrazia, ecc.).”

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“Come normale in questi casi, i tempi per sbloccare fondi istituzionali sono lunghi, sempre ammesso
che ci si riesca, e per questo abbiamo deciso di fare affidamento, almeno in parte, sui soldi che ci
avete donato grazie alla campagna lanciata da Ilaria.

Visto che le donazioni non andranno a finanziare la riapertura de La Pecora Elettrica ma serviranno
invece a sostenere noi proprietari in questa fase delicata, avrete la possibilità di annullare la vostra
donazione, cliccando su questo link e seguendo la procedura entro il 6/12/2019: https://bit.ly/35RBBD8

Grazie qualsiasi decisione prenderete.
La Pecora Elettrica è ovunque.”

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