Tecnologia | Bonus TV, come ottenerlo in vista del 2022

L’Italia si sta preparando ad un nuovo switch-off televisivo. Nel 2022 saranno introdotti nuovi criteri e codifiche nella trasmissione radiotelevisiva, il governo ha stanziato un bonus tv per permettere agli italiani di adeguare gli impianti.

La TV cambia, switch off nel 2022
La TV cambia, switch off nel 2022 (Istock)

Le caratteristiche dell’etere radiotelevisivo stanno per cambiare, di nuovo. C’era già stata anni fa la metamorfosi dall’analogico al digitale con il famoso switch-off e la promulgazione di decoder appositi da abbinare ai televisori di vecchia generazione. Attualmente il nostro Paese si sta preparando per un ulteriore salto in avanti: il definitivo compimento evolutivo avverrà entro, e non oltre, il 2022.

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La nuova frontiera della trasmissione si chiama Dvb-T2, che sta ad indicare più ampiamente “Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial”. Lo scopo principale è quello di ottimizzare, con un segnale migliore, la banda radio-tv disponibile: le frequenze 700 mhz sono state cedute alla telefonia 5G, dunque il campo si è ristretto richiedendo una nuova tecnologia di codifica che è l’Hevc (High Efficiency Video Coding o anche H.265).

Bonus tv, il governo stanzia dei fondi per arrivare preparati allo switch-off del 2022

Cosa sapere in vista dello switch off 2022
Cosa sapere in vista dello switch off 2022 (Istock)

Prima di arrivare a quest’ultima fase, che dovrà essere appurata ed introiettata entro il 30 giugno 2022, ci sarà un passaggio transitorio: quello dallo standard, ormai superato, Mpeg-2 all’Avc. Non è altro che il sistema di codifica già appartenente ai programmi in HD. Pertanto, se vedete in maniera ottimale i canali in chiaro in Alta Definizione (dal numero 500 in poi), siete a cavallo per almeno un paio d’anni. Se così non fosse, invece, dovrete cambiare tv o applicare un decoder al vecchio impianto per porvi comunque successivamente il problema fra tre anni.

Dando un’occhiata alle statistiche, il dato allarmante è che l’82% degli italiani ancora non avrebbe effettuato questo passaggio intermedio (garantito in tutti gli impianti televisivi dal 2017 in poi). Chi possiede un televisore da prima di quell’anno dovrà comprare un nuovo apparecchio o un semplice decoder da abbinare. Al momento solo il 3,8% di popolazione sarebbe pronto allo switch-off definitivo.

Colpa anche della congiuntura economica. Non tutti attualmente possono permettersi un televisore nuovo, si evince anche dalle percentuali che questa arretratezza mediale è dovuta alla situazione finanziaria degli italiani piuttosto che all’indolenza collettiva. Allora il governo ha stanziato i bonus tv che, nell’arco del triennio che porterà al 2022, saranno pari a 151 milioni di euro complessivi. 50 euro a disposizione di un componente per famiglia affinché possa reperire un apparecchio all’avanguardia dai rivenditori che aderiranno alla campagna specifica. Per ottenere il bonus bisognerà certificare che il proprio reddito Isee non superi i 20.000 euro: chi se ne approfitterà dovrà restituire i soldi.

Il tutto verrà presto messo a verbale nella Gazzetta Ufficiale, il bonus potrà essere richiesto a partire dal 18 dicembre fino al 2022, salvo disponibilità di fondi e dovrà servire per “apparecchi atti a ricevere programmi e servizi radiotelevisivi – dotati in caso di decoder anche di presa o di convertitore idonei ai collegamenti alla presa Scart dei televisori – con interfacce di programmi (Api) aperte, laddove presenti, a prescindere dalla piattaforma tecnologica del consumatore, sia essa terrestre, satellitare e, ove disponibile, via cavo. Si attendono comunque nuovi stanziamenti nei prossimi mesi.

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