Viaggiare è una forma di terapia

Viaggiare è una forma di terapia per la mente e per l’anima.

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Le vacanze di Natale sono per molti il momento ideale per partire e dedicarsi un periodo di stacco dal lavoro e dagli impegni di tutti i giorni. Che si scelga di partire in inverno o in estate, il viaggio è infatti una vera forma di terapia, in grado di rimettere in contatti con il proprio se, di arricchire il bagaglio emozionale e di scaricare dalle energie negative, donandone di nuove ed in grado di rimettere al mondo chi, per svariati motivi, non si sentiva in perfetto equilibrio.
In inglese questa formula si chiama travel therapy ed è ormai considerata la scelta giusta da compiere quando ci si trova in un momento critico della propria vita. Viaggiare consente infatti di esplorarsi, misurarsi, cogliere piccole cose che normalmente si dimentica di osservare e nutrire l’anima con esperienze diverse, nuove conoscenze ed esperienze che altrimenti non si avrebbe modo di fare. Così, se stai vivendo un periodo difficile e non sai ancora cosa regalarti per Natale, forse la scelta giusta potrebbe essere proprio quella di un bel viaggio. La meta è solo una delle tante variabili, ciò che conta è la predisposizione d’animo, la voglia di lasciarsi le cose brutte alle spalle e il desiderio di curare la propria anima.

Il viaggio visto come terapia

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Viaggiare è un processo fisico e mentale su cui in tanti si sono trovati a scrivere. Si dice che chi torna da un viaggio è sempre un po’ diverso ed in questa diversità sta la bellezza della vita che cambia, dello scoprirsi diversi da come si era, del superare limiti che ci si era imposta e del trovare un pezzettino nuovo di se che a volte può essere quello che arricchisce ed altre quello che si era smarrito e che serve per tornare a mettersi a posto.
Se partire per una meta amata o sconosciuta è sempre qualcosa di piacevole, quindi, farlo per sentirsi meglio è un’idea da prendere sempre in considerazione e non per scappare dai problemi quanto per acquistare un nuovo punto di vista che sappia fornire nuovi strumenti per vivere al meglio la propria vita e per sentirsi finalmente se stessi anche una volta tornati a casa.
Ma come fare per rendere ogni viaggio un’esperienza unica ed una dolce cura per l’anima?
Ovviamente non basta prendere la valigia e andare. Per tornare arricchiti bisogna mettersi in gioco e cercare di sfruttare ogni singolo istante al fine di migliorare se stessi. Ecco quindi una piccola lista con gli aspetti salienti da non perdersi:

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Godere di ogni singolo istante. Viaggiare deve portare a guardarsi intorno, apprezzare tutto ciò che si vede e assaporare anche le cose più piccole. Lontani dalla frenesia di tutti i giorni è necessario trovare il tempo per ammirare la meraviglia della natura ma anche una strada qualsiasi, scoprendola speciale per le tante porzioni di vista che può offrirci. Un bambino che gioca, un fiore che sboccia, un cucciolo che si guarda intorno, sono tutti elementi che se ci si ferma per un istante possono parlare direttamente al cuore, offrendo così emozioni nuove e dimenticate da tempo, in grado di arricchirci più di quanto non si pensi.

Fare nuove esperienze. Quando si è in viaggio bisognerebbe imparare ad uscire dalla propria comfort zone. Questo non significa stressarsi lanciandosi in cose più grandi di noi ma spingersi un passetto più in là del solito, in modo da fare nuove esperienze e scoprire come, a volte, superare i propri limiti sia più semplice del previsto.

Fare nuove amicizie. Interagire con persone nuove, di altre culture e con modi di fare e di pensare lontani dal nostro è sempre un’esperienza unica che insegna molto più di quanto non si possa pensare. Ci si rende conto di non avere un punto di vista unico al mondo, che esistono diverse realtà e che ciò nonostante tutti quanti abbiamo delle cose in comune sia nei modi di fare che di agire. Questa consapevolezza è in grado di cambiare nel profondo, rendendo più aperti, più consapevoli e sopratutto più liberi di essere ciò che si è, consci che nel mondo c’è spazio praticamente per tutti.

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Assaggiare piatti nuovi. Anche la cucina ha un suo ruolo speciale quando si parla di viaggi. Assaggiare un piatto locale può dire tanto e trasmettere emozioni diverse dal solito che andranno a collegarsi a tutta una gamma di sapori e profumi nuovi. Qualcosa che ricorda le prime esperienze fatte durante l’infanzia e che di conseguenza ha un grande impatto sulla nostra psiche e sul modo in cui registriamo le diverse esperienze.

Prendersi del tempo per se stessi. Spesso chi è in viaggio tende a programmare le giornate riempiendole di tantissime cose da fare. Tutto ciò è molto bello e anche giusto se si vuole vedere quanto più possibile. Sarebbe però opportuno pianificare anche del tempo da dedicare a se stessi. Una mezzoretta al giorno in cui osservare il mondo in silenzio, fare foto, passeggiare senza una meta e trascrivere i propri pensieri su un quaderno.

Seguendo queste semplici regole, vivere il viaggio come una forma di terapia sarà semplice ed in grado di migliorare la vita di chi viaggia. Riflettere su se stessi, la propria vita e cosa si vorrebbe cambiare può essere infatti il primo passo per una serie di mutazioni che avranno inizio proprio durante il viaggio e che una volta di ritorno potranno continuare. Perché quando si torna da un viaggio, fosse anche di pochi giorni e dietro casa, si è sempre un po’ diversi e proprio in nome di questa diversità non c’è niente di più bello che far incontrare la se di prima con quella post viaggio per un abbraccio virtuale che sia in grado di colmare i vuoti emotivi e di fare il punto della situazione in modo unico e speciale.

Attenzione: Viaggiare, per quanto sia una forma di terapia, non è ovviamente da sostituirsi a quella convenzionale. Si tratta di un qualcosa di aggiuntivo che fa sicuramente bene all’anima ma che da solo non potrà mai risolvere determinati problemi per i quali, chiedere un supporto psicologico resta sempre la scelta migliore da fare.

Scritto da Danila Franzone

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