“Figli”: Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi nell’omaggio a Mattia Torre

“Figli”, uno degli ultimi monologhi di Mattia Torre, diventerà un film che arriverà in sala a gennaio 2020. Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi i protagonisti.

Mattia Torre insieme a colleghi ed amici (Getty Images)

È passato qualche mese senza Mattia Torre, autore e sceneggiatore, oltre che regista teatrale. Eppure la sua mancanza continua ad essere forte, specialmente in un periodo come questo dove – in ogni ambito – ci sarebbero tante cose da dire. In eredità abbiamo i suoi monologhi e le sue creature: da “Boris” a “La linea verticale” – che racconta proprio la degenza durante il periodo convissuto con la malattia – fino a “Dov’è Mario?” con Corrado Guzzanti.

Pietre miliari del teatro e del cinema a cui non vogliamo, e possiamo, rinunciare. Così, come ultimo atto a questo patrimonio incommensurabile, uscirà un ultimo film. Tratto proprio dalla penna e dall’estro di Mattia Torre. Una sorta di ‘testamento artistico’ che farà felici non solo i suoi estimatori, ma gli amanti del genere: vale a dire quella commedia melodrammatica, che gli americani hanno sintetizzato col nome di ‘dramedy’, in grado di strappare un sorriso facendo riflettere sul mondo che ci circonda.

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“Figli”: l’ultimo monologo di Mattia Torre arriva in sala

Valerio Mastandrea, protagonista di “Figli” (Getty Images)

È il caso, tra gli altri, di “Figli” – prodotto cinematografico che uscirà nelle sale a gennaio 2020 – tratto dall’omonimo monologo di Torre recitato da Valerio Mastandrea nel corso di una puntata della trasmissione EPCC, condotta da Alessandro Cattelan. Proprio l’attore romano sarà protagonista del girato, insieme a Paola Cortellesi, la vicenda riguarderà le peripezie che ogni famiglia si trova costretta ad affrontare con l’arrivo dei figli. Anche il resto del cast, per il lavoro distribuito da 01Distribution, sarà composto da persone molto vicine al compianto Mattia Torre.

Da Stefano Fresi a Paolo Calabresi, da Valerio Aprea a Gianfelice Imparato: tutti ‘compari’ degli ultimi lavori targati Torre. Diretti da Giuseppe Bonito, braccio destro di Torre, con cui condivideva scelte e progetti. Questo si prospetta essere come un ultimo, doveroso, tributo a una delle massime personalità artistiche del nostro tempo che, negli anni, malgrado la prematura dipartita, ha saputo imporsi sulla scena con prodotti sempre originali e mai banali. Una rara visione d’insieme farà da collante, ne siamo certi, anche a quest’atto unico che congederà estimatori e curiosi dell’ultim’ora: il solo ‘inchino’ possibile davanti a tanto estro e senso del dovere. Non è un omaggio, ma un’esigenza per colmare un vuoto che man mano diventa più grande.

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