11 settembre 2001: l’America si stringe nel ricordo delle vittime

L’11 settembre 2001 avveniva l’attentato più letale in assoluto sul suolo degli Usa. Tremila vittime, oggi è il giorno del ricordo e della riflessione.

La commemorazione delle vittime al World Trade Center (Getty Images)

Tremila vittime. Questo è il ‘bottino di guerra’ che consegna la storia agli Stati Uniti dopo l’11 settembre del 2001. Quel giorno si fermò il mondo: aerei sequestrati da terroristi furono deviati contro le Torri Gemelle, distruggendole completamente, Manhattan e il Pentagono: un popolo messo in ginocchio. L’attacco terroristico più letale avvenuto sul suolo degli Usa.

Da quel momento, nulla fu più come prima. C’è chi grida al complotto, chi cerca ancora delle ragioni che possano spiegare l’evidenza dei fatti che si ferma, per forza di cose, ad una carneficina: gente incolpevole che si è vista, forse per l’ultima volta, schiantare addosso un aereo per poi sgretolarsi al suolo in mezzo alle macerie. Alcuni, addirittura, hanno avuto persino la forza di chiamare qualche persona cara prima dell’inevitabile dipartita: gli estratti di conversazioni e telefonate, prima della tragedia, sono disponibili in Rete.

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Testimonianze di qualcosa che ancora oggi rimane inspiegabile, perlomeno a parole: le stesse che proveranno ad usare oggi, a distanza di 18 anni dall’attacco, le autorità nei pressi del Pentagono per un evento commemorativo dove sarà presente anche Donald Trump con George W. Bush che era presidente al momento degli attacchi terroristici. L’altro centro nevralgico resta Ground Zero, dove verranno letti ad alta voce i nomi delle vittime, sono attesi in migliaia fra parenti e non per ribadire quanto non si debba dimenticare nulla. Anche se pare impossibile.

Il vice-presidente Mike Pence sarà, invece, a Shanksville in Pensilvania: teatro del terzo attacco terroristico. Contemporaneamente in tutte le scuole dello stato di New York verrà osservato un minuto di silenzio, oltre che un atto dovuto verso le vittime, è divenuta buona norma per legge nel recente passato.

11 settembre 2001: la situazione dopo 18 anni

Donald Trump e George W. Bush (Getty Images)

Malgrado l’usura del tempo, l’11 settembre 2001 ci ha lasciato una serie di conseguenze visibili sotto ogni aspetto, non solo quello architettonico e umano: dalla sicurezza aeroportuale alla war on terror, la guerra contro il terrorismo intrapresa da Stati Uniti e alleati in molti Paesi a maggioranza musulmana.

Proprio a ridosso di quest’anniversario, è stato fatto esplodere un razzo contro l’ambasciata americana in Afghanistan dove, dopo l’attentato del 2001, gli americani stazionano stabilmente dando vita alla guerra più lunga mai condotta dagli Stati Uniti. Grande risalto, infatti, viene dato alle missioni militari sul territorio iracheno e afghano che, secondo gli esperti, sarebbero il motivo principale della situazione di instabilità e distruzione vigente nei Paesi.

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