Consultazioni, concreta l’ipotesi di una donna alla guida di Palazzo Chigi

Continuano le consultazioni al Colle per formare il nuovo Governo, prende piede l’idea di una donna alla guida di Palazzo Chigi.

Mattarella e Conte (Getty Images)

Secondo giorno di consultazioni al Colle, gli esponenti politici si stanno recando dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la crisi di Governo è formalizzata. Ora il Capo dello Stato dovrà decidere il da farsi: sarà necessario capire se ci saranno le basi per mettere su un Governo legislativo, oppure si dovrà ricorrere ad elezioni anticipate.

Mattarella, tuttavia, nell’ascoltare le varie fazioni chiamate in causa, ha chiesto “celerità nelle decisioni”. Non si impiegheranno tre mesi, dunque, come successe un anno fa tra Lega e M5S per formare una nuova alleanza governativa. Il tempo stringe, gli impegni sono pressanti: il Presidente della Repubblica, infatti, dopo aver sentito ciascun parere degli interpreti coinvolti nell’ennesimo rimpastone, farà sapere come muoversi. L’ipotesi più probabile è quella di vedere un Governo tecnico con un nuovo premier, ne sapremo di più non appena Mattarella si esprimerà.

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L’alleanza Cinque Stelle e Partito Democratico sembra essere la via più percorribile, ragionando su ipotetici raggruppamenti. La data che scioglierà ogni dubbio dovrebbe essere domenica 25 agosto. Nel frattempo, come paventa il Corriere della Sera questa mattina, potrebbe arrivare un nome terzo a capo del Governo. Diverso dal Movimento Cinque Stelle e dal PD. Avanza fortemente l’idea di una figura super partes che serri le fila tra i vari schieramenti: Sergio Mattarella starebbe pensando ad una donna a capo di Palazzo Chigi.

Una donna a Palazzo Chigi: Mattarella pensa a Marta Cartabia

Sergio Mattarella (Getty Images)

Il nome più gettonato, per ridare rigore ed evitare polemiche, sarebbe quello di Marta Cartabia. Classe 1963, profilo istituzionale simile a quello di Emma Bonino e Laura Boldrini, fedelissima di Mattarella che conosce dai tempi della consulta. “Serve una figura che restituisca sicurezza e autorità al Paese, lontano dalle casacche di partito e senza una storia politica di parte”, tuonano gli addetti ai lavori.

Certamente una donna a capo del Governo sarebbe un segnale forte, Cartabia diverrebbe la prima della Repubblica. Questo gioverebbe anche a livello socioculturale: si è parlato per anni di parità istituzionale e di ruoli, sarebbe il momento giusto per mettere in pratica i buoni propositi. Specialmente in un periodo in cui non sembrerebbe esserci alcuna via d’uscita, l’empasse governativo sarà districato in breve tempo, ma la suggestione di un premier fra le cosiddette quote rosa resta.

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