Glicemia alta: come combatterla con l’alimentazione

La glicemia alta è un problema che vi toglie il sonno? In realtà bastano pochi accorgimenti alimentari per controllarla e ridurre il rischio di aggravare il diabete.

Quando si soffre di picchi glicemici il primo consiglio è quello di stare attenti a cosa si mangia e ovviamente al proprio stile di vita.

Dal punto di vista delle calorie il quantitativo da assumere va dalle 1500 alle 1900 al giorno, mentre i cibi consentiti sono: le verdure a foglia, gli ortaggi e la frutta fresca, il riso, la pasta, le patate lesse e il pane integrale.

Le regole da seguire – E’ importante consumare i legumi almeno 3 volte alla settimana, il pesce 2 volte, la carne bianca e magra anziché quella rossa e grassa, usare l’olio d’oliva come condimento, stare lontani dai grassi saturi come la panna, il brutto e lo strutto, così come dalle bevande zuccherate. E’ bene inoltre non fumare, non saltare mai la colazione e non eccedere con il caffè.

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Glicemia alta: come funziona la dieta per combatterla

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La colazione in questo caso è il pasto più rilevante. Si comincia con del tè o del latte  parzialmente scremato, accompagnato da uno yogurt magro, delle fette biscottate, dei cereali e una piccola porzione di frutta fresca (massimo 15 g). Nella scelta del frutto occorre tenere presente il contenuto di zuccheri e di fibre. Più c’è fibra e minore è il picco glicemico che si raggiunge dopo la digestione. Ad esempio il succo d’arancia ha un indice glicemico superiore rispetto al frutto intero in quanto contiene meno fibre.

Che frutta mangiare seppur con moderazione – Ok a pere, mele, fragole, nespole, arance, albicocche, lamponi e pesche.

Quale frutta è proibita – Le banane, i cachi, i fichi. l’uva, i canditi, la frutta sciroppata, o secca, i succhi di frutta industriali.

Perché si ha la glicemia alta – Il nostro corpo possiede un sistema di regolazione automatico del picco glicemico grazie all’intervento di alcuni ormoni, quelli ipoglicemizzanti, come l’insulina, che abbassano la glicemia, e quelli iperglicemizzanti, come il glucagone, che la innalzano. Sia l’insulina, sia il glucagone sono creati dal pancreas. In coloro che soffrono di diabete,  questo sistema non funziona a dovere.

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I valori glicemici – Se in una persona sana oscillano tra i 60 e i 130 mg/dL e a digiuno possono variare dai 70 ai 110 mg/dL, queste cifre superano la concentrazione di 126 mg/dL al comparire dei primi sintomi di diabete.

Cos’è il diabete mellito – Si tratta di una malattia cronica che si caratterizza per la presenza di valori sempre alterati della glicemia e per una concentrazione di glucosio nel sangue superiore alla norma. A scatenarlo è un difetto dell’insulina, ovvero di quell’ormone che usa il glucosio nei processi energetici cellulari. Se l’insulina prodotta non è sufficiente, il quantitativo di glucosio si innalza agevolando la comparsa di questa malattia.

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