Usare la musica come medicina funziona, ecco come

Ascoltare la nostra musica preferita potrebbe essere sufficiente per cambiare totalmente l’andamento di una giornata NO.

Musica
(Photo by Alex Livesey/Getty Images)

La musica fa parte della vita quotidiana della maggior parte di noi: funziona come calmante nei momenti di stress più intenso, ci tiene compagnia in macchina, accompagna i nostri movimenti in palestra, al lavoro e mentre ci rilassiamo a casa. Questa importante proprietà rilassante della musica non è da sottovalutare: secondo alcuni studi, infatti, ascoltare alcune melodie è risultato particolarmente benefico per i malati che hanno subito danni neurologici. Lo scrisse anche Nietzsche, tempo fa: “quando ascoltiamo la musica, la ascoltiamo con tutti i muscoli”.

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Musicoterapia: la musica come antidolorifico

Pianoforte
Pianoforte (Photo credit MIGUEL MEDINA on Getty Images)

Ascoltare i brani musicali preferiti ha ottime conseguenze sul cervello e sul corpo dei malati. Nei malati di Alzheimer, per esempio, la musica migliora incredibilmente le capacità di comunicazione, oltre a ridurre notevolmente la tendenza alla depressione che purtroppo affligge chi soffre della malattia della memoria. Il tango, a sua volta, grazie al suo ritmo preciso e coinvolgente, aiuta i pazienti ammalati di Parkinson a rendere più sicura la propria deambulazione, sincronizzando i propri movimenti con il ritmo dei tempi musicali: le mani iniziano a picchiettare il ritmo, il volto e le sue espressioni seguono la trama sonora; nel malato si attivano le aree cerebrali della pianificazione motoria, probabilmente a causa della tendenza spontanea umana ad accompagnare la cadenza delle note musicali con i movimenti del corpo, con la danza.

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Il piacere provocato dall’ascolto della musica è così forte da vincere sofferenze fisiche anche molto acute e prolungate. Una revisione di vari studi al riguardo, pubblicata nel 2015 su Lancet, ha affermato che la musica, diffusa prima, dopo e durante gli interventi chirurgici, smorza il dolore e riduce l’uso di analgesici.

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[Fonte: Ansa.it]

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