Elezioni europee 2019 liste, come si vota, programmi, candidati e altro

Elezioni europee 2019, scopri come si vota, chi può votare, le liste e i programmi proposti. Tutto quello che c’è da sapere per vivere in modo responsabile e consapevole le prossime elezioni.

Domenica 26 maggio 2019 gli italiani saranno chiamati a votare per eleggere i deputati che formeranno il Parlamento europeo, coloro che siederanno a Strasburgo per i prossimi cinque anni. Il sistema di votazione cambia da Paese a Paese e noi proviamo oggi a fare chiarezza sull’Italia e su come da noi eleggeremo chi ci rappresenterà in Europa.

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Elezioni europee 2019 liste Italia

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I simboli che gli italiani troveranno sulla scheda elettorale saranno i consueti per loro già noti. Ricordiamo infatti che, solo una volta eletti, i parlamentari europei dovranno indicare la propria affiliazione ai gruppi parlamentari europei, cioè il Partito popolare europeo (Ppe) e l’Alleanza progressista dei socialisti e democratici (S&D), i conservatori (ECR), Verdi, sinistra (El-Gue) e i partiti critici o euroscettici:  l’Efdd, Europa della libertà e della democrazia diretta e l’Enf, l’Europa delle nazioni e della libertà).

Le principali liste tra cui scegliere sono:

  • Lega: i candidati della lista della Lega per le elezioni europee arrivano prevalentemente da esperienze amministrative. Il vicepremier Matteo Salvini è capolista in tutte e cinque le circoscrizioni.
  • Movimento 5 stelle: a guidare la lista dei candidati M5s per le elezioni europee cinque donne scelte da Luigi Di Maio.
  • Partito Democratico: lista comune con il manifesto/movimento di Carlo Calenda per il Pd che schiera come capilista Giuliano Pisapia, Carlo Calenda, Simona Bonafè, Franco Roberti e Caterina Chinnici
  • Forza Italia: Berlusconi sarà capolista dei candidati di Forza Italia tranne nel centro italia dove gli azzurri saranno rappresentati da Antonio Tajani
  • Fratelli d’Italia: la leader Giorgia Meloni guida la lista dei candidati di Fdi in corsa con la nuova dicitura Sovranisti conservatori.
  • +Europa italia in comune: i radicali si presentano in alleanza con Italia in Comune, il movimento che fa capo al sindaco di Parma Federico Pizzarotti
  • Europa Verde: Verdi in corsa con Possibile (tra non poche polemiche per i nomi dei candidati)
  • La Sinistra: è il cartello elettorale della Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e Rifondazione comunista

Elezioni europee 2019 come si vota

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La legge elettorale che regola le europee in Italia è del 1979. Si tratta di un meccanismo che segue il così detto “proporzionale puro” al quale, nel 2009, è stata aggiunta una soglia di sbarramento del 4%.

Per esprimere il proprio voto basterà mettere un segno (X) sul simbolo del partito che si desidera votare. Sarà poi possibile esprimere fino a tre preferenze seguendo il principio dell’alternanza di genere: se si esprimono tre preferenze non si possono votare tre candidati dello stesso genere (tre maschi o tre femmine); se si esprimono due preferenze è necessario votare un uomo e una donna. Il non rispetto della regola dell’alternanza di genere comporta l’annullamento dell’ultima preferenza espressa, lasciando però valide le prime due e il voto al partito scelto.

Non previsto invece il voto disgiunto: non sarà dunque possibile esprimere la preferenza per i candidati di un partito e mettere il voto sul simbolo di una lista differente.

Elezioni europee 2019 programmi

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Scopriamo le proposte principali di ogni singola lista.

  • Lega 

Negando “connessione o simpatia per qualsiasi progetto autoritario o totalitario”, la Lega fa suo il programma del movimento per l’Europa delle nazioni e della libertà all’insegna di  una forte caratura sovranista ed euroscettica. No quindi a qualsiasi politica volta a creare un Super-Stato o un modello sovranazionale al fine di conservare in seno allo Stato nazionale il diritto di controllare e regolare l’immigrazione. Tra i principi fondamentali quello della difesa delle libertà individuali.

  • Movimento 5 stelle

La celebre lista di 24 punti racchiude il programma dei 5 stelle. Tra essi si pone l’accento sulla richiesta di maggiore democrazia diretta, anche grazie all’istituzione di un “referendum europeo”, ma anche riformando l’equilibrio di iniziativa legislativa ora prevalentemente in capo al Consiglio Europeo. Tra le richieste più pressanti la chiusura della sede del Parlamento europeo di Strasburgo e il taglio degli stipendi per Commissari e Deputati. Si richiederanno inoltre “incentivi alle imprese che non inquinano” e la creazione di una infrastruttura Blockchain sperimentale europea per la fornitura di servizi pubblici comuni, oltre al’istituzione di un salario minimo europeo e un sistema di garanzia comune dei depositi bancari. Presente anche una lunga lista di no: lo stop ad arance sudafricane, olio tunisino e riso asiatico, ma anche a fonti fossili, trivelle e inceneritori ma anche divieto a OGM e pesticidi.

Si chiede inoltre l’obbligatorietà della ricollocazione dei migranti e fondi europei per i rimpatri volontari.

  • Partito Democratico 

Politiche economiche espansive allo scopo di rilanciare la crescita tramite grandi investimenti comuni, l’istituzione di un salario minimo comune e di un’indennità europea di disoccupazione: queste le richieste su cui punta principalmente il PD, oltre alla promozione di politiche per l’occupazione femminile e l’elezione diretta del presidente della Commissione Europea.

  • Forza Italia

Maggiori poteri per il Parlamento Europeo, sia sul piano del Consiglio Europeo che della Commissione, e, in virtù di un’Europa più forte, incoraggiare la formazione di unesercito europeo, ma anche di una intelligence sul modello della Fbi, così come una gestione comune della politica estera che riconosca gli Stati Uniti come partner così come la Russia nell’ottica di un forte contrasto alla Cina. Queste le richieste più sentire dal gruppo di Berlusconi. In contrasto all’immigrazione viene proposto invece un Piano Marshall per l’Africa da decine di miliardi di euro per infrastrutture, formazione e per avviare lo sviluppo economico degli Stati africani

Regole fiscali europee più flessibili su crescita e lavoro e la fine della politica dell’austerità, così come i tagli alla politica agricola comunitaria sono tra le richieste più sentite, ma anche misure a contrasto della concorrenza sleale e del “sottocosto cinese”, nonché una gestione dei fondi europei semplificata. La riforma della BCE sul modello della Federal Reserve americana, che guardi non solo all’inflazione ma anche alla crescita e alla disoccupazione, avvicina il piano a quello dei 5 Stelle.

  • Fratelli d’Italia

Sentimenti nazionalisti e temi vicini alle forze politiche populiste e sovraniste sono il cuore della campagna elettorale di Fratelli d’Italia. Si parla principalmente di dare all’Italia un ruolo più rilevante in Europa, rompendo “l’egemonia franco-tedesca” e riformando la finanza europea a partire dalla Banca Centrale Europea. Tra le misure più ragguardevoli proposte il “reddito di maternità europeo” per ogni figlio a carico e un “mutuo garantito quarantennale a tasso zero” fino a 200mila euro per l’acquisto di una casa.

Tra le misure di sicurezza più sentite l’espulsione immediata in caso di reati ma anche l’allontanamento dall’Italia di cittadini europei non in grado di garantire alla propria sussistenza.

Tra i no quello allo Ius Soli e al “colonialismo del franco CFA”, come in una nota presa di parte del Movimento 5 stelle.

  • La Sinistra

La Sinistra si propone come alternativa al PD, dichiarandosi contro l’austerità e l’Europa delle regole di bilancio, a favore invece di una tassa patrimoniale per redistribuire la ricchezza, di maggiori tutele sul lavoro e di un sistema di accoglienza dei migranti più efficiente, con la realizzazione di canali di ingresso certi per richiedenti asilo. Tra le richieste la cancellazione del Fiscal Compact e l’armonizzazione dei sistemi fiscali ma anche unGreen New Deal per la natura, il clima, la transizione ecologica dell’economia. Nel settore lavoro la richiesta principale riguarda un contratto di lavoro europeo a tempo indeterminato, a 32 ore a parità di salario e che sappia garantire tutti i diritti minimi, da quello alla malattia, alla maternità, alle ferie e al riposo settimanale. Tra le misure di diritto sociale la richiesta di introdurre il matrimonio egualitario e l’estensione del diritto all’adozione anche a single.

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