Parlamento Europeo approva le nuove norme sul Copyright

Oggi, 26 Marzo 2019, il Parlamento Europeo ha approvato definitivamente le nuove norme sul Copyright. Ecco che cosa cambierà.

Bandiera dell’Unione Europea (Fonte: Getty Images)

Oggi, 26 Marzo 2019, il Parlamento Europeo ha definitivamente approvato la messa in vigore delle nuove norme legali sull’uso del Copyright. La legge, promossa dall’Unione Europea, stabilisce nuove linee guida vincolanti sul diritto d’autore. Le nuove norme sono state approvate poco fa a Strasburgo con 438 voti favorevoli, 226 voti contrari e 39 astenuti. I paesi membri dell’Unione dovranno applicare le nuove norme entro i prossimi due anni.

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In cosa consistono le nuove norme sul Copyright?

Le nuove norme introdotte dalla Riforma Copyright dell’Unione Europea sono state proposte con il fine di garantire una maggiore tutela dei diritti d’autore ai creativi del web. La legge però, secondo alcuni cittadini europei, costituisce una seria minaccia alla libera circolazione d’informazioni online. Particolarmente contestati sono stati l’articolo 11 e l’articolo 13: l’articolo 11 prevede il diritto per gli editori di autorizzare o bloccare l’utilizzo digitale delle proprie pubblicazioni, cioè di poter chiedere a Google di essere pagati in caso “pezzi” di articoli di loro proprietà finissero su siti web o piattaforme social altrui; l’articolo 13 concede alle società che hanno accesso a grandi quantità di dati (es. Facebook, Twitter, Tumblr etc.) di poter controllare in anticipo tutto ciò che viene caricato online dai propri utenti. In breve, secondo l’articolo 13 della nuova Riforma Copyright, tutte le piattaforme online capaci di gestire materiale web (foto, video, testi scritti etc.) dovranno verificare tramite un algoritmo che ogni cosa pubblicata sul loro “territorio” non violi il diritto d’autore di nessuno. Gli articoli 11 e 13 sono stati oggi approvati a seguito di alcune modifiche da parte del relatore europeo Axel Voss.

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Che cosa cambierà?

  • I grandi colossi del web (per esempio Facebook, Instagram e YouTube) saranno tenuti a pagare i contenuti prodotti da artisti e giornalisti, e si faranno responsabili di eventuali violazioni dei diritti d’autore sulla propria piattaforma. Le piccole e medie piattaforme sono escluse dall’obbligo di applicazione delle nuove norme.
  • Gli snippet, breve presentazioni di articoli con foto annessa, saranno coperti da Copyright: per poterli condividere, dunque, le piattaforme dovranno pagare i diritti d’autore agli editori.
  • Ai giornalisti spetterà una parte dell’incasso ottenuto dalla propria casa editrice.
  • Gli artisti potranno chiedere di essere pagati da chi sfrutterà le opere di loro creazione, in caso il compenso accordato in origine sia inferiore rispetto ai benefici che ne derivano per il condividente.
  • Wikipedia, Open Source e i memes saranno esclusi dalle nuove norme sul Copyright.

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