Artrite: come combatterla con l’alimentazione corretta

Chi soffre di artrite reumatoide e sogna una vita migliore, può aiutarsi con una sana alimentazione, sfruttando ad esempio le proprietà antiinfiammatorie di una variante a base di verdure e pesce della classica dieta mediterranea 

A elaborare questo programma alimentare e ad intravederne un aiuto per chi è malato di artrite Stefania Ruggeri, nutrizionista e ricercatrice del Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, impegnata anche come docente di scienze della nutrizione umana  alla Facoltà di medicina dell’Università di Tor Vergata.

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Come funziona la dieta contro l’artrite

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E’ necessario innanzitutto privilegiare il pesce, di qualsiasi tipo, e in seguito arricchire i propri piatti con prodotti dotati di 3 antiossidanti naturali come il licopene, la vitamina E, e la vitamina C. In questo caso parliamo di crucifere come cavolfiori o broccoli, meglio se consumati crudi, ma pure di agrumi, frutti di bosco e noci del Brasile, da mangiare queste, una manciata al giorno in quanto pieni di selenio.

L’artrite porta con sé una carenza anche di calcio, vitamina B9, magnesio e vitamina B6.

Ecco dunque che bisogna inserire nella propria dieta i pomodori cotti, oppure sotto forma di panzanella, conditi con pane vecchio, cipolla, basilico, olio, aceto e sale; l’olio EVO, l’olio al germe di grano e la succosa anguria.

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Da tenere lontani il più possibile la carne e i formaggi.

E’ necessario curare anche il ferro perché la patologia può portare ad un calo di  questo elemento“, ha dichiarato Ruggeri come riportato da La Gazzetta del Sud. “Ideale è il pesce azzurro ricco di omega 3, ma altresì il polpo e le alici per la presenza di calcio. In secondo luogo il regime alimentare deve prevedere legumi e cereali integrali, la rucola e i carciofi”.

I grassi buoni non vanno eliminati – Ciò significa che per colazione si può mangiare magari una fetta di pane con avocado condito con un goccio di olio e limone, per fare il pieno di vitamina E. I formaggi, invece, si possono consumare al massimo 1 o 2 volte a settimana. Moderato l’uso delle uova.

Una buona alimentazione aiuterà a migliorare non solo lo stato di salute, ma pure il tono dell’umore fornendo energia positiva per affrontare la malattia“, ha concluso la dottoressa.

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