Caffè Zucchi di Monza nella bufera: “Non tollero i gay”

caffè Zucchi
Il caffè Zucchi di Monza (Google)

Caffè Zucchi di Monza sotto accusa. Il titolare del locale risponde ad una recensione negativa “A me i fr*ci fanno rigurgitare”. Ed è subito polemica

Possibile che nel 2019 per un semplice aperitivo si arrivi agli insulti omofobi? Sembra assurdo ma è così! E’ quello che è successo al Caffè Zucchi, noto bar situato nella centralissima piazza San Paolo di Monza. A causa di una recensione negativa, è scattata subito una guerra a distanza fra cliente e barista che a suon di post e tweet non si sono fatti mancare critiche e insulti che purtroppo sono degenerati nel razzismo omofobo.

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“Del tuo bar salvo solo la location”.  Sarebbero state queste le parole di Matteo Brambilla, cliente che qualche giorno fa dopo aver preso un aperitivo col suo compagno al Caffè Zucchi ha rilasciato in una recensione su Google. La location centrale, gli spazi accoglienti e gli esterni e curati sono le uniche cose che il giovane ha salvato del locale. Per tutto il resto, invece è in fiume di critiche che elenca punto per punto. Servizio poco garbato, conto salato e gestore arrogante sono i motivi che hanno spinto il cliente a recensire negativamente il Caffè Zucchi di Monza.

Il gestore, titolare del locale da 15 anni, dopo aver letto le critiche ha deciso di rispondere per le rime al cliente con una frase  decisamente shock  e soprattutto fuori luogo: “A me i gay fanno rigurgitare”.

Caffè Zucchi nella bufera: le reazioni sdegnate sui social

“I mancati grazie e prego sono qualcosa che non tollero proprio” e  “Nemmeno un buongiorno o arrivederci da parte del cameriere a cui abbiamo pagato il conto” scrive  nella recensione Matteo Brambilla. Fra gli altri punti criticati c’è il conto ritenuto troppo salato: “Sette euro per uno spritz a Monza, direi che è eccessivo”; e l’atteggiamento negativo del gestore che ha imposto il tavolo dove consumare, nonostante il locale fosse “mezzo vuoto”. Frasi che non sono state per nulla gradite dal titolare il quale ha deciso di replicare al cliente con un messaggio privato su Facebook:  “Non ho nessun obbligo formale di augurare buongiorno e che lei non tolleri i mancati grazie e prego non frega niente a nessuno. Io non tollero invece i fr*ci e qualsiasi devianza analoga. Non appena ne avverto la malaugurata percezione nei dintorni mi auguro che si levino al più presto di torno”.

In poco tempo il messaggio è stato subito condiviso su Twitter  da un’amica del cliente, dando il via ad una reazione a catena di indignazione generale.

 

Insulti omofobi, la posizione del Caffè Zucchi di Monza

Nel frattempo il gestore del Caffè Zucchi, interpellato dal Corriere, non ha commentato nulla in merito alla vicenda, ma non ha neanche smentito il contenuto del suo messaggio privato. Da quanto emerso, quello che ha irritato il gestore è stata la presunta campagna di commenti negativi al suo bar che, a detta del commerciante, sarebbero stati indotti dallo stesso cliente. Intanto, il cliente – che vive a Londra – ha promesso la denuncia: “Lo farò non appena torno in Italia. È mia abitudine recensire su Google, ho contestato cortesia e prezzi. E poi mi arrivano queste parole ben calibrate da parte sua sulla mia omosessualità. La cosa che più mi ha colpito è che mi ha rintracciato senza conoscermi: ha indagato sulla mia vita privata, per poi insultarmi. Ho trovato un altro messaggio dalla pagina del locale, dove vengo minacciato e invitato a un confronto tra uomini”.

 

 

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