Mamma, lettera alla scuola: preferivamo bagnato che vestito da femmina

Il figlio si fa la pipì addosso a scuola ma la mamma non apprezza il cambio trovato dalla maestra perché rosa e quindi rischioso per le “idee sull’identità di genere” del figlio.

“Vi ringrazio per i pantaloni rosa e le mutandine che avete imprestato al bambino dopo aver esaurito la scorta. Però le norme sociali non le abbiamo fatte noi. Lo preferivamo sporco e bagnato, che sappiamo asciuga, piuttosto che vestito da femmina e con le idee sull’identità di genere in conflitto”.
Con queste parole una mamma di Chiavasso si è rivolta alla scuola dell’infanzia Peter Pan, quella frequentata dal figlio di appena tre anni e, nello specifico, quella presso cui il bambino si trovava quando, colto da un bisogno impellente, non è riuscito a raggiungere il bagno, bagnandosi così tutti i pantaloni.
 
Di fronte a una simile situazioni, come spiegato da la vicaria della Enrica Venneri,  le insegnanti hanno tentato di contattare la famiglia per farsi portare un cambio ma, appreso che i genitori si trovavano nell’impossibilità di raggiungere la struttura, hanno provveduto a cambiare il bambino con ciò ce avevano a disposizione. Peccato che nell’armadio delle scorte si trovavano solo dei pantaloni rosa, evidentemente non di gusto per i genitori del piccolo allievo.
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Lettera di una mamma alla scuola: mio figlio meglio sporco che vestito di rosa

lettera mamma
Foto da iStock
Le parole della madre in questine hanno lasciato tutti di stucco, incluso il preside Angelantonio Magarelli:
 
“Nessuno si aspettava che una mamma preferisse lasciare il figlio bagnato di pipì piuttosto che vestito di rosa. Se non rigettiamo questo tipo di pensieri, non possiamo che alimentare idee distorte legate al modo di vestire o pensare”  
La cosa del resto fa riflettere: quale schema di valori si sta diffondendo in una società nella quale una madre preferisce vedere il figlio sporco di pipì piuttosto che con abiti di un colore solitamente giudicato femminile? Il tema del genere, questione estremamente attuale e degna di nota, ci sta forse sfuggendo di mano?

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Una riflessione senza dubbio merita di essere compiuta.
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