In forma a Natale? Attenta alla sindrome del piatto vuoto

Si chiama sindrome del piatto vuoto ed è il più grande nemico della linea.

Con l’arrivo delle feste di Natale, una delle più grandi preoccupazioni è quella relativa all’aumento di peso che, ogni anno diventa l’incubo ricorrente di tutti. Tra pranzi, cene e fette di pandoro e panettone, infatti, mantenere la linea è davvero un’impresa ardua che in pochi riescono a sostenere.
Sebbene ci siano molte strategie da mettere in atto per non aumentare troppo i numeri sulla bilancia o per rientrare del peso in eccesso subito dopo le feste, oggi parleremo di una delle cause più frequenti e altresì più sottovalutate dell’aumento di peso: la sindrome del piatto vuoto.

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Sindrome del piatto vuoto, com’è e come evitarla

sindrome piatto vuoto
Fonte: Istock

Si tratta di un problema che prima o poi ha afflitto tutti e che si ripete a dispetto di sesso, estrazione sociale e senso di fame. La sindrome del piatto vuoto è quella condizione in cui sul piatto appare l’ultima fetta di pizza o, ancor peggio l’ultimo dolcetto e si prova l’impulso irrefrenabile di avventarsi prima degli altri per poterlo prendere. Un’azione che è spesso spinta dalla strana idea, per giunta sbagliata, che tanto non sarà certo un ultimo morso a fare la differenza.
Ebbene, la situazione è così comune da aver coinvolto anche uno studio che sarà pubblicato a Febbraio dalla rivista Appetite. A condurlo è stata la Hofstra University che, con il termine “clean in the plate” ha identificato il bisogno compulsivo di agguantare l’ultimo dolcetto pensando appunto che non sarà quello a fare la differenza.

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Il modo per evitare questo problema che, al contrario di quanto non si pensi, se ripetuto ogni giorno, può davvero essere la principale causa dei chili di troppo è quella di obbligarsi a pensare a qualcosa di importante mentre si fissa il cibo, aspettando che qualcun altro faccia il grande passo.
Certo, la delusione per non averlo mangiato ci sarà ma sarà certamente alleviata dalla consapevolezza di aver evitato un’altra manciata di calorie extra.
E se proprio non si riesce a farne a meno? In tal caso l’unico rimedio è quello di servirsi di porzioni meno abbondanti prima, in modo che un eventuale extra non sia poi così grave.

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Inoltre, vige la classica regola della nonna, ovvero quella di mangiar piano. In questo modo il senso di sazietà giungerà più facilmente e da sazi le tentazioni sono indubbiamente più facili da gestire.

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