Ambra Angiolini: La bulimia, mia figlia e Max Allegri

Ambra Angiolini

Ambra Angiolini si racconta e racconta i suoi problemi con la bulimia: “Ti resta dentro per sempre”. Poi parla del rapporto con sua figlia e con Max Allegri

Ambra Angiolini si racconta a Radio 2 e parla senza filtri dei suoi problemi, di ciò che significa avere la bulimia e di quanto questa malattia sia sottovalutata. Anzi, non è neppure riconosciuta come tale: “Non viene ancora riconosciuta come malattia, ma lo è – racconta Ambra – Mangiare tanto o non mangiare proprio non è un capriccio. Una notte in radio feci tutta una puntata su questo tema, ed è una cosa che mi ha salvata. Si resta bulimici tutta la vita, è un atteggiamento che non va via, ti resta addosso. Bisogna accettarlo e ‘coccolarlo’, in un certo senso, altrimenti diventa una malattia”. Se l’è vista brutta, ma il lieto fine è la salvezza da questo brutto male. Una salvezza che ha il nome e il volto di sua figlia Iolanda: “Quando sono rimasta incinta la fame d’amore si è finalmente placata. A lei sono legati i miei ricordi più belli, più intensi. Ad esempio la prima volta che ha dormito 8 ore di fila. Non dormiva da 8 mesi. Quella fu la notte della rinascita: non ho dormito perché non riuscivo a credere al fatto che stesse dormendo”.

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Ambra Angiolini e Max Allegri: “Il segreto è aspettare”

Ambra e Allegri

Iolanda è il frutto dell’amore con Francesco Renga, ma ora quella storia è finita e da un po’ di tempo a questa parte Ambra è legata all’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri. Ai microfoni di Radio 2, nel corso del programma ‘I Lunatici’, ha spiegato alcune dinamiche del loro rapporto. “Non vado mai allo stadio, ho dei riti scaramantici, poi mi aiuta il fatto di vivere a Brescia, non ho subito il risultato diretto. Quando perde una partita la regola per placarlo è accorgersi della situazione, prenderla dall’angolazione giusta. Di solito quando esce dallo stadio va a casa, sta con i suoi amici, io aspetto 48 ore. Max Allegri è un uomo molto serio sul lavoro, ha molte regole. Io le rispetto e aspetto. So che tornerà”.

Una battuta anche sulla situazione dell’Italia attuale: “Penso che noi potremmo fare e dovremmo fare di più da cittadini. Bisognerebbe lamentarsi di meno, è facile dire che fa tutto schifo, poi bisogna fare qualcosa di concreto. L’immigrazione? Lamentarsi ormai è all’ordine del giorno. L’accoglienza è alla base di questo Paese, lo è sempre stata, ma forse la situazione è sfuggita un po’ di mano. Si è arrivati a un punto in cui bisogna mettere a posto le cose”.

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