Nina Moric e Belen Rodriguez: duro confronto in tribunale

Iniziato il processo per diffamazione tra Belen Rodriguez e Nina Moric, con l’argentina parte lesa.

Ha avuto inizio il processo a Nina Moric, dopo la denuncia presentata da Belen Rodriguez. Le due ex di Fabrizio Corona si sono salutare con un freddo bacio poco prima dell’udienza, provando a mantenere un certo decoro dinanzi a fotografi e telecamere. In aula però i toni si sono decisamente accesi in fretta. Alla base del contenzioso c’è un’intervista della Moric che, intervenuta nel 2015 a ‘La Zanzara’, aveva mosso pesanti accuse con l’argentina.

Giuseppe Cruciani, conduttore del programma radiofonico, la guidò attraverso svariate domande, fino alle dure parole contro Belen, che ora la costringono a rispondere in tribunale. La Moric ha spiegato d’aver saputo da suo figlio, Carlos, che l’argentina era solita girare nuda per casa durante la relazione con Fabrizio Corona. Un atteggiamento che avrebbe avuto gravi conseguenze sul bambino.

Nina Moric contro Belen Rodriguez in tribunale

Belen Rodriguez e Nina Moric

Ecco le parole di Belen Rodriguez, assistita dall’avvocato Andrea Righi: “Sono stata accusata d’aver molestato suo figlio. Parole gravissime, dalle quali ho sentito il dovere di difendermi, proprio in quanto madre. Qualora Nina Moric dovesse essere condannata, i soldi di un eventuale risarcimento verranno dati in beneficenza. Spesso mi è capitato d’essere fermata da altre madri al parco, mentre ero con mio figlio, per chiedermi spiegazioni in merito a tali accuse”.

Parole alle quali è seguita la difesa di Nina Moric, che ha chiarito in aula di non aver mai parlato di molestie sessuali. Il tutto, a suo dire, si sarebbe limitato a livello psicologico: “Ho soltanto detto quanto mi era stato raccontato da Carlos, ovvero che Belen era solita girare per casa nuda. Sono stata diffamata anch’io da lei, che sui social mi ha definitiva una psicopatica e una squilibrata, giudicando il mio ruolo di madre. È qualcosa che io non farei mai e non sono mai giunta a querelarla”.

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