Dieta dell’aceto di mele, per sgonfiarsi e perdere peso

Fonte: Istocl

Scopriamo insieme come perdere peso con l’aiuto dell’aceto di mele.

Un rimedio antico che negli ultimi anni è tornato spesso a far parlare di se, quando si tratta di dimagrimento, è l’aceto di mele. Questo alimento, usato spesso come condimento per le insalate, ha infatti delle proprietà molto particolari che lo rendono un ottimo alleato per chiunque stia seguendo una dieta o abbia intenzione di perdere qualche chilo di troppo.
Oltre ad essere indicato per depurare l’organismo e per aiutare nella digestione, l’aceto di mele si presta infatti a sgonfiare il corpo, specie quando sovraccaricato da eccessi alimentari di vario tipo.

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Aceto di mele per perdere peso

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L’aceto di mele si ottiene grazie alla fermentazione degli zuccheri contenuti nelle mele. Un processo che lo rende uno degli alimenti consigliati per migliorare il microbioma intestinale e che, di conseguenza, apporta vari benefici all’intestino e al funzionamento di tutto l’organismo.
Con poche calorie (circa 20 per 100 gr), l’aceto di mele dona infatti diversi sali minerali ed oligoelementi a quali si aggiungono vitamine del gruppo B, vitamina C, E e beta-carotene. Un mix di sostanze che fanno bene sotto molteplici aspetti e che, in questo modo, possono essere integrate facilmente.
Da tempo, il suo impiego è riconosciuto per riprendersi dopo un’attività sportiva parecchio intensa, per tenere sotto controllo la glicemia e per abbassare il colesterolo. Assumerlo ogni giorno rinforza inoltre il sistema immunitario e mantiene stabile il PH dell’intestino, rendendolo così più funzionale.

Andando alla sua funzione all’interno di una dieta, l’aceto di mele aumenta il metabolismo dei grassi, agevolando il processo di dimagrimento in chi sta seguendo un’alimentazione sana, bilanciata e comprensiva della giusta dose di attività fisica.
La sua lotta contro i chili di troppo avviene in primo luogo per mezzo della pectina, una fibra solubile che aiuta a mantenere costante la glicemia, evitando i picchi di insulina responsabili dell’aumento di peso e stimolando la peristalsi intestinale.
Oltre a ciò ha una funzione drenante, indicata maggiormente in chi ha problemi di gonfiori, edemi o cellulite. Infine è uno di quegli alimenti che per essere digerito necessita di un dispendio energetico maggiore rispetto a quello che apporta, un modo per accelerare il metabolismo rendendolo più dinamico.

Come usarlo al meglio all’interno della dieta

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Ora che sappiamo come funziona, cerchiamo di capire come inserirlo all’interno di un’alimentazione sana e bilanciata.
Per dimagrire non serve consumarne a litri, cosa che potrebbe portare a problemi di vario tipo visto che si tratta di un alimento acido. La dose consigliata è quella che prevede al massimo tre cucchiaini da assumere circa 30 minuti prima dei pasti.
L’ideale è iniziare con uno da unire ad un bicchiere di acqua a temperatura ambiente per la prima settimana. La seconda si passerà a due cucchiaini e la terza a tre. Un ciclo di tre settimane da ripetere ogni tanto per dare una scossa al metabolismo e per sentirsi più energiche e sgonfie.

Che aceto usare per ottimizzare i risultati

Affinché i risultati siano buoni è consigliabile usare solo aceto di mele biologico e possibilmente non pastorizzato. Meno lavorazioni subisce e più efficace sarà il suo impiego. Tra i vari aceti è inoltre più consigliato quello di sidro. Se non si riesce a trovarlo andranno bene anche gli altri, purché biologici.

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Controindicazioni

Come sempre è preferibile rivolgersi al proprio medico curante prima di iniziare una qualsiasi cura. Un buon nutrizionista, potrà anche suggerirvi una dieta bilanciata da abbinare all’assunzione di acqua e aceto.
In ogni caso, è bene ricordare che non tutti possono usufruire di questo rimedio. È infatti meglio evitarlo in caso di patologie per le quali si è in cura con il medico (a meno di non avere il suo consenso in merito), in caso di scompensi cardiaci o cardiovascolari e di squilibri idro salini frequenti. Chi soffre di gastrite dovrà ovviamente evitarlo e la stessa cosa vale per chi ha problemi, anche lievi, di tipo gastrointestinale o intestinale.

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