Il mal di schiena è forse uno dei fastidi più frequenti e più comuni che ci porta ad agire con numerosi antidolorifici ed antinfiammatori per cercare di combatterlo. Ma se dietro la sua comparsa ci fossero aspetti di natura psicologica? Si può parlare di dolore psicosomatico?
Ti potrebbe interessare anche: ipocondria cosa è e come si cura
Dolore psicosomatico
Per prima cosa cerchiamo però di capire cosa si intende con psicosomatico. Il dolore psicosomatico è un dolore reale che nasce da un disagio psicologico. Nella maggior parte dei casi i dolori, che interessano tutta la schiena o solo una sua parte sarebbero l’espressione locale di ansia, stress e depressione o di altri disagi psicologici. Solo recentemente si è scoperto che il mal di schiena come la colite o la gastrite ha un’origine psicosomatica.
Essi sono dovuti alla tensione che si accumula nelle due fasce di muscoli che sorreggono la colonna vertebrale. E’ stato dimostrato come nelle situazioni di tranquillità a schiena assume un atteggiamento di riposo. Ma nel momento in cui veniamo travolti da uno stimolo improvviso e inaspettato i muscoli della schiena si tendono e la schiena si rettifica con il conseguente cambio di postura. Inoltre quando siamo agitati o viviamo condizioni di stress i muscoli della schiena si tendono in maniera eccessiva fino a dar luogo ad un dolore che può diventare cronico.
Ti potrebbe interessare anche: ipocondria cosa è e come si cura
Possiamo dare diverse letture psicologiche al mal di schiena, al momento la più gettonata sembrerebbe quella proposta da Alf Nachemson. Secondo il quale l’attivazione ormonale scatenata dalla reazione psicologica si riversa su uno stato di tensione muscolare che colpisce proprio quelle fasce che sostengono la colonna vertebrale, Se questa attivazione persiste, senza periodi di riposo, i muscoli giungono a provare dolore.
Uno dei possibili metodi per la cura del mal di schiena psicosomatico è la psicoterapia, può sembrare una strada lunga da percorre ma nel tempo produce i migliori risultati.