Carenza di sonno influisce negativamente sul colesterolo

La carenza di sonno fa male. Si sapeva già. Ora però un nuovo studio ci dice che influisce negativamente anche sul colesterolo. I particolari da CheDonna.it.

Dormire (Thinkstock)
Dormire (Thinkstock)

Secondo un nuovo studio dell’Università di Helsinki la carenza di sonno fa male al metabolismo del colesterolo, influenzando negativamente la salute dei vasi sanguigni, aumentando i rischi di malattie cardiovascolari. I risultati dello studio sono stati pubblicati pubblicati su Scientific Report.

I ricercatori hanno esaminato l’impatto della mancanza di sonno sul metabolismo del colesterolo sia per quanto riguarda l’espressione genica che per i livelli di lipoproteine nel sangue. A questo scopo sono stati utilizzati tre set di dati: un esperimento in laboratorio su 21 persone sottoposte a una settimana di privazione di sonno e due studi epidemiologici, uno su 518 persone e uno su 2221 giovani.

Lo studio ha accertato che rispetto a coloro che dormono a sufficienza, le persone private del sonno mostravano minor numero di lipoproteine HDL, ovvero il colesterolo buono, e una minore attività dei geni che partecipano alla regolazione del trasporto del colesterolo. Due fattori che contribuiscono alla comparsa di aterosclerosi, hanno sottolineato i ricercatori. Secondo i risultati dello studio, basterebbe già una settimana di sonno insufficiente per iniziare a vedere i primi cambiamenti in negativo.

Già precedenti studi avevano dimostrato che le persone che dormono poco presentano maggiori rischi di contrarre malattie cardiovascolari e che la carenza di sonno incide sul metabolismo dei carboidrati in modo simile a quello del diabete. Inoltre incide sugli ormoni che regolano l’appetito, infatti chi dorme poco ha più fame e tende a mangiare di più. La mancanza di sonno, poi, danneggia anche il sistema immunitario.

Insomma dormire poco fa male alla salute ed è importante non sottovalutare l’importanza del sonno.

Sempre sulla mancanza di sonno avevamo già scritto sulle conseguenze negative che può avere sulle facoltà cognitive e sullo stato di attenzione, con effetti simili a quelli dell’ubriachezza.

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