Stado agli ultimi sviluppi sul caso dell’aereo russo precipitato nel Sinai, le autorità di Mosca non escludono più l’ipotesi terrorismo, come avevano fatto all’inizio, ma non ne parlano nemmeno esplicitamente. Intanto, le autorità egiziane hanno recuperato le scatole nere, integre, dalle quali risulterebbe che l’aereo non è stato colpito dall’esterno e il pilota non ha lanciato nessuna richiesta di soccorso. Sui frammenti dell’aereo finora recuperati non sono state trovate tracce di esplosivo. Nel frattempo, gli americani hanno fatto sapere che un satellite statunitense ha a rilevato un lampo di calore nel momento dell’incidente. Il lampo di calore potrebbe dipendere da diverse ipotesi: il lancio di un missile, l’esplosione di un ordigno sull’aereo o di un motore difettoso, un problema strutturale che ha causato un incendio sull’aereo oppure i rottami che hanno colpito il suolo. I servizi segreti e i militari americani stanno esaminando i dati del satellite per accertare se il lampo si sia verificato a mezz’aria o sul terreno.