Greta e Vanessa vogliono tornare in Siria? E’ polemica da Salvini alla Meloni

Suscita non poche polemiche l’intervista rilasciata al quotidiano Repubblica da Vanessa Marzullo, la giovane volontaria italiana che con la sua amica e collega Greta Ramelli furono rapite il 31 luglio 2014 ad Aleppo dagli jihadisti del Fronte al Nusra. Vanessa ha deciso di rompere il silenzio dopo 2 mesi dalla liberazione, avvenuta lo scorso 15 gennaio.

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Vanessa racconta come la sua vita ha ripreso lentamente sottolineando che “ci vuole tempo per tutto e sai che certe cose non puoi dimenticarle” e spiega di essere stata in silenzio tutto questo tempo, un po’ come “istinto di autoprotezione e un po’ per vergogna”:  “Vergogna non come la intendono tutti quelli che ci hanno buttato addosso palate di fango, gratuito e stupido. L’effetto di quel fango sta passando. Te lo togli via perché sai che è fango strumentale, nato più che altro da beghe politiche. La vergogna che intendo è un’altra. È andare in giro e vedere che uno ti guarda in faccia con l’aria di chi pensa: Eccola, adesso è qua. Beata e tranquilla. Ma se non c’era lo Stato che pagava… Se non c’eravamo noi cittadini che pagavamo…”, ha poi aggiunto Vanessa.
Dopo l’interrogatorio in Procura di Roma, a pochi giorni dal loro rientro in Italia, le due volontarie chiesero scusa all’Italia e ai loro genitori.

L’impegno delle due volontarie in Siria

Una sensazione strana per la giovane che ricorda il suo impegno di volontaria con Greta: “Siamo andate in Siria da volontarie con il progetto per il quale abbiamo lavorato per quasi tre anni. Siamo iscritte alla Croce Rossa. Tutte e due volontarie dell’Organizzazione Internazionale di Soccorso”.
Un impegno sulla Siria che consiste non solo a diffondere notizie ma anche ad organizzare eventi ed aiuti umanitari come “medicine, cibo, vestiti”.”Quello che può servire ad un popolo oppresso, sottoposto a massacri atroci che coinvolgono anche bambini. Abbiamo portato centinaia di chili di latte in polvere”, ricorda Vanessa, che poi sottolinea come “l’esperienza in Croce Rossa e in Sos Siria ci ha portate a offrire assistenza umanitaria. Non era il primo viaggio in Siria e non sarà l’ultimo”. Vanessa ha pertanto voluto ribadire che con Greta “continuiamo a spenderci in questa causa nobile”, affermando che “appena potremo, non so ancora quando, se ci sarà ancora bisogno, e purtroppo è così, in Siria potremmo anche tornarci”.

Polemiche Greta e Vanessa di nuovo in Siria

Una dichiarazione che però non è piaciuta a molti rappresentanti politici a cominciare da Maurizio Gasparri, di Forza Italia che su twitter ha commentato: “Vanessa Marzullo dice a repubblica che lei e l’altra rapita tornano in Siria. Insulto ai cittadini con i cui soldi fu pagato il riscatto”.

Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini ha invece lanciato un appello alle due giovani volontarie: “Ragazze, fate volontariato vicino a casa vostra. Oppure firmate una bella liberatoria, e la fate firmare anche alla mamma e al papà per cui non siano i cittadini italiani a rimetterci un centesimo di euro se andate in zona di guerra a fare quello che potreste fare sotto casa vostra”.

Non poteva mancare in tal senso anche il commento di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, che su Facebook scrive: “Vanessa e Greta vogliono tornare in Siria? Prima restituiscano agli italiani tutti i soldi che lo Stato ha speso per loro. E, vista la scelta consapevole delle due, mi auguro che questa volta, in caso di nuovo rapimento, il governo non voglia pagare un nuovo riscatto”.

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