Psiche: La compassione e la capacità di “soffrire” con l’altro

(ISTOCK)

La compassione è una delle emozioni che insieme alla simpatia, all’empatia e alla solidarietà costituisce l’insieme delle emozioni che vengono definite prosociali e cioè quelle emozioni che ci portano verso l’altro, verso il nostro esterno e che quando vengono messe in atto producono in chi le riceve un senso di benessere e beneficio.

La compassione e la capacità di soffrire insieme all’altro

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Il termine compassione deriva dal altino e significa letteralmente soffrire per l’altro, ossia avere la capacità di immedesimarsi con l’altro e con le sue emozioni, con le sue sofferenze assumendo un atteggiamento di accoglienza senza giudicare.

Questo ci porta a fare una distinzione tra compassione e la pietà, la compassione infatti indica la capacità che l’essere umano ha, in chi è più e in chi è meno sviluppata, di riconoscere la sofferenza della’altro come se fosse propria senza usare nessun tipo di giudizio o pregiudizio.

Essere in grado di capire e condividere la sofferenza altrui significa essere capaci di provare lo stesso livello e lo stesso grado di sofferenza perchè possiamo riconoscere che quello che sta capitando all’altro potrebbe succedere anche a noi. La compassione si prova di fronte ad eventi quali lutti, gravi malattie, handicap. La mancanza di risorse e l’incapacità di riuscire a modificare la situazione fa nascere nell’altro il desiderio e l’impulso di poter dare aiuto all’altro.

Da un punto di vista psicologico la compassione è l’emozione a cui viene attribuita maggiore accettazione e approvazione sociale in quanto viene posta alla base della propria valutazione del proprio agire sia all’interno della vita pubblica che il quella privata. Alla base della compassione deve quindi esserci la capacità di riconoscere l’altro come un essere umano e non come un oggetto lontano ed estraneo da noi.

Possiamo inoltre affermare che la compassione non riguarda solo gli altri non è un’emozione che coinvolge solo l’altro ma anche noi stessi: coinvolge cioè la capacità di riconoscere e accettare noi stessi per quello che siamo senza sentirci in colpa, senza giudicarci e senza criticarci. Alcuni studiosi hanno sviluppato un approccio psicologico, la Compassion Focused Therapy, che permette di sviluppare compassione  e autoconsolazione verso se stessi, così da permettere alla persona di raggiungere una sicurezza psicologica adeguata al raggiungimento dei propri obiettivi.

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