Polpo e moscardini, per cuocerli alla perfezione ti serve…una bottiglia: il metodo sconosciuto ma geniale

Per cuocere alla perfezione polpo e moscardini basta una bottiglia: in pochi conoscono questo metodo ma è davvero geniale per piatti al top.

In estate è più frequente cucinare dei piatti di pesce e fra gli ingredienti più usati ci sono polpo e moscardini. Nutrienti, saporiti e versatili, si prestano a varie preparazioni ed interpretazioni. Anche chi non li ha mai cucinati può avere successo con questi prodotti se utilizza un metodo poco noto ma geniale per cucinarli alla perfezione.

Polpo
Polpo e moscardini, per cuocerli alla perfezione ti serve…una bottiglia: il metodo sconosciuto ma geniale-Chedonna.it

In pochi sanno, infatti, che per cucinare bene polpo e moscardini serve solo una bottiglia. Ecco come usarla per avere dei piatti saporiti da gustare con chi si ama quest’estate.

Il trucco della bottiglia per cucinare polpo e moscardini

Il polpo e i moscardini sono spesso gli ingredienti protagonisti di diversi piatti in estate. Si possono cucinare in vario modo purché si abbiano alcune accortezze. I moscardini si riconoscono dal polpo perché sono più piccoli e hanno una sola fila di ventose invece che due (come polpo e piovra). A parte il saperli distinguere, è bene anche saperli cucinare.

Tappo di sughero
Il trucco della bottiglia per cucinare polpo e moscardini-Chedonna.itv

Molti utilizzano il trucco della bottiglia o, meglio, del tappo di sughero che chiude la bottiglia. Secondo molti, metterlo nell’acqua di cottura permette di mantenere polpo e moscardini più teneri. In particolare sembrerebbe che i tannini presenti nel sughero di un tappo permettano alle carni del polpo di rimanere morbide durante la cottura.

In realtà il trucco del tappo di sughero della bottiglia deriva da una vecchia usanza dei pescatori, che solitamente usavano cucinare per pranzo i polpi che avevano pescato di notte in un unico grande pentolone condiviso. Non essendo tutti uguali di grandezza, i polpi finivano sul fondo della pentola e si mischiavano fra loro. Così spesso si generava malcontento fra i pescatori che non volevamo mangiare il pescato di altri e viceversa.

Per evitare ciò, i pescatori decisero di attaccare ai propri polpi delle lenze con dei tappi di sughero sui quali scrivevano il proprio nome. Il tappo di sughero non andava giù con il polpo ma ogni pescatore poteva identificare senza dubbio quello che avevano pescato. Per questo si può dire che usare un tappo di sughero in cottura in realtà non serve per cucinare meglio polpo e moscardini. Per mantenere tenere le carni, è bene che questi siano sbattuti su uno scoglio dopo averli pescati oppure vengano sbattuti con un matterello per romperne le fibre.

I polpi surgelati solitamente sono più teneri perché l’azione dei cristalli di ghiaccio che si formano durante il processo di surgelazione sfibra perfettamente le carni. Per quanto riguarda la cottura, polpo e moscardini si dovrebbero cuocere a fuoco molto dolce e per lungo tempo (50 minuti circa per chilo) in una pentola con il coperchio, senza l’aggiunta di sale.

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