In Italia, la laurea non è soltanto la conclusione di un percorso di studi, ma un vero rito di passaggio. Un momento che intreccia sapere, emozione e appartenenza. È un traguardo personale che diventa collettivo, perché il giorno della laurea non appartiene solo al neolaureato ma anche alla sua famiglia, agli amici e, in un certo senso, a tutta la comunità che ne ha condiviso il cammino.

Perché laurearsi?
Le aule universitarie si riempiono di attesa. Il relatore pronuncia la formula ufficiale, l’applauso esplode e la corona d’alloro viene posata sul capo del laureato. Un gesto che affonda le radici nel mondo antico: nella mitologia greca, infatti, l’alloro era il simbolo di Apollo, dio della conoscenza e della poesia, e rappresentava la saggezza e la vittoria. Ancora oggi, questo simbolo verde incarna la conquista di un obiettivo raggiunto con fatica e determinazione.
La laurea in Italia conserva un valore fortemente identitario. In molte famiglie, soprattutto nel Sud, è il culmine di sacrifici condivisi, un sogno realizzato che viene festeggiato con orgoglio. Secondo le più recenti statistiche europee, l’Italia continua a registrare una delle percentuali più basse di laureati in Europa, con meno del 20% della popolazione adulta in possesso di un titolo universitario, a fronte di una media UE che supera il 30%. A ciò si aggiunge un marcato divario occupazionale tra Nord e Sud.
Nonostante queste disparità, il titolo universitario resta un punto di forza. Gli studi dimostrano che un laureato ha più possibilità di trovare lavoro e di ottenere uno stipendio più alto, soprattutto con una laurea magistrale. In un Paese dove la conoscenza continua a rappresentare un ascensore sociale, laurearsi significa credere nella cultura come strumento di riscatto e progresso.
Idee regalo di laurea: quando il gesto conta più del prezzo
Una laurea merita di essere celebrata con un dono che duri nel tempo, ma non per forza costoso. La tradizione vuole che si scelgano oggetti simbolici o utili, capaci di accompagnare il laureato nella sua nuova fase di vita. Tra le scelte più comuni troviamo penne stilografiche, orologi, dispositivi tecnologici, oppure gioielli e accessori personalizzati, che aggiungono un tocco di eleganza e significato.
Negli ultimi anni, però, è cambiato il modo di regalare. Si privilegiano idee più accessibili ma ricche di valore emotivo. I gioielli Pandora, ad esempio, sono diventati una delle opzioni più amate. Ogni charm o bracciale può raccontare una storia, rappresentare un momento, custodire un ricordo. Sul sito ufficiale del marchio esiste anche una sezione dedicata ai regali di laurea, con proposte pensate proprio per celebrare questo passaggio.
Un aspetto interessante dell’affidarsi a Pandora è la possibilità di acquistare gioielli ad un prezzo ridotto grazie ai codici sconto disponibili in rete che permettono di risparmiare senza rinunciare al valore simbolico del gesto. Un modo intelligente per unire cura, gusto e attenzione al budget. In questo modo, anche chi desidera limitare la spesa per un dono di laurea non deve per forza compromettere la qualità, andando ad acquistare un gioiello di ottima fattura e soprattutto carico di significato.
Se andare alla ricerca di buoni sconto sul web può sembrare un lavoro impegnativo, in realtà è tutto il contrario. Piattaforme come Discoup si occupano di mettere a disposizione coupon e offerte aggiornate per Pandora, rendendo l’acquisto di un regalo significativo più accessibile a tutti. I migliori coupon sono quindi raccolti in un’unica pagina e disponibili gratuitamente per chi è alla ricerca di risparmio e convenienza. Non si tratta di cercare lo sconto fine a sé stesso, ma di dare a chiunque la possibilità di donare un oggetto autentico.
L’Italia che celebra la laurea
Se c’è un aspetto che rende unica la laurea italiana è la sua ricchezza di tradizioni locali.
Tra le superstizioni più note legate alla laurea spiccano alcune credenze popolari radicate nelle città universitarie italiane.
Secondo la cosiddetta “Maledizione di Bologna” si deve evitare di salire sulla Torre degli Asinelli prima della laurea, a Roma non si tocca la statua di Minerva alla Sapienza, a Napoli si rinuncia a visitare il Cristo Velato e a Pisa è sconsigliato salire sulla Torre pendente. Piccoli rituali scaramantici che aggiungono un tocco di folklore e ironia ad un momento già carico di emozione.
Ma il momento più vivace arriva dopo la proclamazione: le piazze si riempiono di cori, travestimenti, scherzi e coriandoli. Gli amici organizzano cortei improvvisati, gridano il celebre “Dottore! Dottore!” e sfilano con cartelloni e manifesti satirici. A Padova, il protagonista è il papiro, un grande foglio disegnato e scritto dagli amici che racconta in chiave ironica la vita del laureato. A Bologna, si diffonde il “cruciverba del dottore“, mentre a Napoli trionfano i manifesti goliardici appesi per le strade.
Gli elementi visivi sono fortemente simbolici: la corona d’alloro verde, i confetti rossi, che rappresentano fortuna e passione, i tailleur vivaci e le cravatte colorate che riempiono le vie di allegria. La laurea, insomma, non è solo un titolo accademico, è un intreccio di cultura, identità e partecipazione.





