Nuovo aiuto per le famiglie, il Bonus Cicogna regala un assegno da 500 euro. Scopriamo a quali condizioni.
L’arrivo di un bebè in una famiglia è un evento emozionante che stravolge la vita. I genitori diventano responsabili di un piccolo essere umano che per diversi anni dipenderà completamente da loro. Considerando i tempi possiamo dire che durerà a lungo questa dipendenza (dal punto di vista economico).

Se il profumo di un neonato è così piacevole e dona una sensazione di benessere è perché ha il potere di scatenare un potente rinforzo cerebrale attivando aree del cervello legate proprio alla ricompensa e al piacere. Un effetto biologico, dunque, è alla base della spiegazione del legame madre-neonato. Ci sono donne e coppie, però, costrette a rinunciare a tutto questo, alla creazione di una famiglia più grande.
Il problema è il contesto in cui si vive. Per mettere al mondo un bambino servono soldi (partono già migliaia di euro prima che nasca tra ecografie, visite, esami e prodotti per l’infanzia), per mantenerlo servono soldi e gli stipendi a volte spaventano la coppia tanto da far desistere dall’idea di avere un figlio soprattutto se non hanno familiari a supporto. Alcuni aiuti, però, possono rivelarsi utili per chi compie questa scelta coraggiosa.
Come funziona il Bonus Cicogna e a chi si rivolge
Accanto al Bonus nuovi nati attivati dal Governo nel 2025 che eroga 1.000 euro ai neo genitori, Poste Italiane propone il Bonus Cicogna per sostenere i propri dipendenti. L’INPS ha pubblicato il bando destinato ai figli e agli orfani dei lavoratori della grande azienda, degli iscritti alla Gestione Postelegrafonici e dei pensionati ex Ipost.

Il Bonus vale 500 euro per ogni beneficiario e viene erogato per i bimbi nati o adottati nel 2024. Verrà stilata una classifica con 960 destinatari del contributo. L’ISEE sarà determinante per stabilire chi riceverà la misura. La domanda di partecipazione al bando si può inoltrare fino al 31 ottobre 2025 telematicamente accedendo al sito dell’INPS tramite credenziali digitali.
Il richiedente – è specificato nel bando – è chi presenta la domanda e può coincidere con il titolare del diritto o con il coniuge ossia l’altro genitore, il tutore o genitore superstite del bambino. Il beneficiario, invece, è il figlio nato o adottato durante il 2024 o l’orfano minorenne del lavoratore o pensionato ex Ipost. In allegato alla domanda occorrerà presentare la certificazione ISEE 2025 e la documentazione relativa all’eventuale adozione. Durante la procedura si dovrà indicare anche l’IBAN su cui ricevere il contributo.





