Bodyguard, tunnel sotterranei e controfigure: la mania di Harry e Meghan per la sicurezza

La mania di Harry e Meghan per la sicurezza negli Stati Uniti sta superando il limite: le follie dei Sussex stanno superando anche le abitudini delle star di Hollywood.

Fin da quando Harry e Meghan hanno cominciato a frequentarsi, la loro maggiore preoccupazione è stata controllare tutte le informazioni che venivano pubblicate su di loro dalla stampa.

harry e meghan sicurezza usa
(Chedonna)

Per questo motivo hanno sempre fatto di tutto per evitare gli assalti dei paparazzi e le intromissioni dei giornalisti nella loro vita privata.

L’obiettivo di rimanere “al riparo” dalle intromissioni, però, è stato raggiunto a un prezzo molto caro, soprattutto a causa del fatto che oggi la sicurezza è a carico loro.

I membri della Famiglia Reale, infatti, dispongono di un corpo di sicurezza pagato dallo Stato, quindi di guardie del corpo specializzate e di altri assistenti.

Ovviamente, nel momento in cui Harry e Meghan hanno rinunciato completamente ai loro incarichi istituzionali, uscendo di fatto dalla Famiglia Reale, hanno perso il diritto alla protezione di Stato.

Per “contenere le spese”, i Sussex si sono spostati in un primo momento in Canada. Qui le spese della loro sicurezza venivano pagate dai cittadini canadesi, dal momento che il Canada fa parte del Commonwealth e quindi è tenuto a incaricarsi della protezione dei reali quando si trovano nel Paese.

Quando hanno completato la fuoriuscita dalla Famiglia Reale, la vera e propria “Megxit”, Harry e Meghan non hanno più potuto “approfittare dell’ospitalità” del Canada e si sono trasferiti negli Stati Uniti. E qui sono cominciate le spese folli.

L’ossessione per la sicurezza che porterà Harry e Meghan alla rovina

Secondo quanto riportato dal libro di Tom Bower Revenge, i Sussex hanno speso finora 10 milioni di Dollari soltanto in spese di sicurezza.

Harry e Meghan
(Pinterest)

Il Duca e la Duchessa si muovono con tre o quattro guardie del corpo alla volta per evitare di essere intercettati dai fotografi o da qualche malintenzionato.

Anche la villa di Montecito è dotata dei più moderni ed efficienti sistemi d’allarme, che sono finalizzati sia alla protezione della proprietà sia alla protezione della privacy della famiglia.

A quanto pare negli ultimi 9 mesi la Polizia della California ha ricevuto 9 chiamate dalla villa dei Sussex. Alcune di esse erano state causate dal fatto che fossero scattati gli allarmi e in un’occasione era stata segnalata la presenza di un ubriaco che aveva cercato di introdursi nella villa.

Sempre secondo le informazioni fornite dalle fonti di Bower, la villa di Montecito dispone anche di un tunnel segreto che permette ai suoi abitanti di fuggire dalla villa in caso di necessità, ma senza passare dagli accessi ufficiali. In pratica, se i fotografi stessero aspettando al cancello d’ingresso, Harry e Meghan potrebbero allontanarsi attraverso il tunnel evitandoli completamente.

Come se tutto questo non bastasse, pare che Harry e Meghan utilizzino delle controfigure che attirino l’attenzione dei fotografi al posto loro mentre loro si allontanano da uscite secondarie o lungo percorsi differenti.

La domanda a questo punto però sorge spontanea: Harry e Meghan hanno davvero bisogno di tutta questa sicurezza per proteggersi dai malintenzionati? 

Secondo quanto ha raccontato a Tom Bower un dipendente di un grande albergo di Montreal assolutamente no. Meghan Markle aveva infatti l’abitudine di utilizzare un nome finto quando prenotava un pernotto. Questo ovviamente a norma di legge non è possibile, e il direttore dell’albergo si rifiutò fermamente di utilizzare un nome falso per registrare la prenotazione dell’attrice.

Cos’è successo dopo? L’attrice è stata circondata di fotografi e paparazzi quando è arrivata o è uscita dall’albergo di Montreal? No. Nessun fotografo e nessun giornalista si è presentato per fotografarla.

Il motivo? Nessun cittadino di Montreal all’epoca aveva idea di chi fosse Meghan Markle, che non aveva ancora spostato Harry ma era già convinta di essere una star.

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