Qual è la scollatura più adatta al tuo seno? Ecco quelle da preferire e quali assolutamente evitare

Ad ogni seno la sua scollatura, non tutte infatti sono adatte a ogni tipologia di decolleté: ecco quelle da preferire e quali assolutamente evitare. 

Ogni seno deve essere valorizzato al meglio con la giusta scollatura: che sia un abito, un top o una semplice maglietta è importante sapere quale tipologia di scollo è più adatto al nostro decolleté così da evitare cadute di stile e mostrarci sempre al top.

Che sia piccolo, medio o grande ogni seno infatti vuole la sua scollatura per essere valorizzato e i trucchi per farlo ci sono basta conoscerli e anche un seno mini può trasformarsi in sexy o al contrario uno maxi non rischia di cadere nel volgare.

Scopriamo allora qual è la scollatura più adatta a ciascun seno, quelle da preferire e al contrario quelle che invece vanno assolutamente evitate.

Ecco come scegliere la scollatura più adatta in base al seno

scollatura seno
Fonte: Pinterest

Ogni donna per esprimersi al massimo delle sue potenzialità dal punto di vista della fisicità deve valorizzare alcuni lati del proprio corpo. E non è assolutamente detta che chi abbia un seno piccolo debba per forza essere meno sensuale di chi lo ha invece prosperoso. Qui ti avevamo spiegato come guadagnare subito una taglia in più.

In effetti, ogni seno può risultare bello e sensuale se saputo valorizzare con la giusta scollatura. Basta solo saper mettere in luce i punti di forza o nascondere quelli di debolezza.

Per farlo abbiamo a disposizione molte tipologie di scollature, ognuna con caratteristiche diverse, che potranno valorizzare al meglio questa parte estremamente femminile del corpo di una donna o al contrario peggiorarla. Scopriamo allora qual è la scollatura più adatta a ciascun tipo di seno.

Seno piccolo: taglia prima e seconda

Anche se ormai la tendenza è quella di ricorrere alla chirurgia estetica per guadagnare subito una o due taglie in più c’è anche una folta schiera di donne, comprese quelle dello star system, che invece non cede al fascino del ritocchino.

E nonostante abbiano il seno piccolo, una prima o una seconda al massimo, si valorizzano con il giusto abbigliamento. Sono molte infatti le modelle e attrici che hanno pochissimo seno e nonostante tutto appaiono sempre bellissime.

La tipologia di scollatura che dona ai decolleté mini, appena accennati o comunque che entrano in una coppa di champagne sono:

  • Profonde e abissali. Non cadranno mai sul volgare. Un seno piccolo e tonico con una di queste scollature è estremamente sensuale senza però cadere nell’effetto “too much”.
  • Tessuti aderenti ed elasticizzati: aiutano a creare l’effetto push up, mettendo in risalto le forme.
  • Abiti scivolati: sottovesti o tessuti che si appoggiano leggermente sul seno con spalline fini.
  • Smoking o tuxedo senza niente sotto: un’altra tendenza perfetta per chi è poco prosperosa. Crea quasi un effetto androgino ma anche decisamente intrigante grazie al vedo non vedo.
  • Scollo halter: ovvero con le spalline incrociate dietro al collo, aumenta infatti il volume sul seno.
  • Spalle scoperte: in inglese definito con “off the shoulders” e sdoganato dalla splendida Brigitte Bardot negli anni ’50 è una scollatura capace di creare volume al seno.

Da evitare invece:

  • Coppe rigide e preformate: un seno piccolo è difficile che riesca a riempirle quindi si creerà un antiestetico effetto di vuoto intorno al seno. Assolutamente sconsigliate.
  • Tessuto abbondante sul seno: scolli profondi ma larghi con troppo tessuto non riempito è un altro effetto decisamente poco funzionale al seno mignon.
  • Scollo a V accollato: da evitare anche lo scollo a V poco profondo perché sortirà subito l’effetto contrario ovvero un seno ancora più schiacciato ai limiti dell’inesistente.

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Seno medio: taglia terza

È probabilmente la taglia che tutte vorrebbero, né troppo grande, né troppo piccola. La giusta taglia insomma, quella a cui ogni scollatura dona ed è davvero difficile sbagliare. In genere sono le seconde abbondanti e le taglie terze. Qui si può sbizzarrire davvero un po’ con tutto senza mai essere troppo volgari o a contrario poco sexy.

  • Scolli a V medio-profondi e profondi: lasciano intravedere le lunette, ovvero la parte bassa del seno, bella da vedere se il seno non è cadente.
  • Scollo a goccia: ovvero una sorta di oblò sul seno ma con il collo coperto.
  • Scollatura a scoop: lo scollo arrotondato e con le spalline larghe, serve a tirare su il seno e a renderlo armonioso valorizzandolo al meglio.

Da evitare:

  • Abiti che scivolano eccessivamente: si può indossare solo la il seno è una seconda piena, altrimenti lasciamo stare.
  • Se il seno è leggermente cadente evitare le trasparenze. Se siamo in presenza di una terza ma leggermente cadente è meglio evitare abiti con un nude look sul seno.

Seno abbondante: dalla taglia quarta in su

E ora arriviamo alla categoria delle maggiorate: le cosiddette donne con il seno prosperoso che spesso fanno invidia a quelle con la taglia prima. Ma anche chi indossa un reggiseno dalla quarta in su ha il suo bel da fare per valorizzare il proprio seno e non rischiare di cadere nel volgare.

Volume, forza di gravità e ingombro sono di sicuro elementi da tenere in considerazione quando si sceglie una scollatura. Inoltre, creare un effetto armonioso con il resto del corpo può non essere semplice.

Per valorizzare il seno abbondante bisogna optare per: 

  • Bustier ma senza coppe: altrimenti si rischia l’effetto esplosivo. Sì invece a modelli contenitivi che disegnano il seno senza farlo debordare all’esterno.
  • Scollo a V non profondo: contiene e blocca eventuali movimenti del seno.
  • Scollo scoop: anche per le quarte e oltre il classico scollo tondo e spalla larga serve a contenere dando forma al seno.
  • Scollatura incrociata: Anch’essa è utile a creare contenimento ma al tempo stesso valorizza.
  • Scollatura dritta: è di aiuto per non creare ulteriore volume ma al tempo stesso esalta le curve.
  • Scollo a cuore: serve a rialzare il seno dando un effetto rotondo senza però creare ulteriore volume. Si usava molto negli anni ’60 e poi ’80.

Da evitare: 

  • Bustier con le coppe ed effetto push up: farebbero letteralmente esplodere il seno.
  • Scollatura profonda: specie se il seno tende ad essere cadente altamente sconsigliata questa tipologia.
  • Spalline sottili: un effetto ottico che crea troppa sproporzione.

 

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