Morto in ospedale e funerali organizzati: ma quando la famiglia è stata autorizata a vedere il cadavere ha scoperto un’altra verità
Una telefonata, quella che nessuno vorrebbe ricevere: l’ospedale che comunica come nonostante tutti i tentativi di cura non c’è stato nulla da fare e il congiunto è morto. Il dolore, l’angoscia, il contatto con l’agenzia per il funerale come è successo anche a Sora. Solo che il morto non c’era, o meglio non era quello che i parenti credevano.
Una vicenda al limite dell’assurdo sulla quale nelle prossime ore faranno chiarezza gli inquirenti. Intanto però come raccontano le cronache locali, c’è da ridere e da piangere insieme. Succede che un anziano sia ricoverato da giorni nell’ospedale della città in provncia di Frosinone, il ‘Santissima Trinità’. Impossibile per i parenti vederlo e visitarlo, le strette regole del Covid-19 lo impediscono.
Così quando nella tarda serata è arrivata la chiamata dall’ospedale, comunicando il decesso dell’uomo già ricoverato da giorni, nessuno ha pensato ad uno scherzo. Anche perché a chiamare erano stati i carabinieri allertati dal personale dell’ospedale.
Morto in ospedale e funerali organizzati, la famiglia scopre la verità
La famiglia dell’anziano ha contattato l’agenzia funebre per organizzare tutto e ha fatto anche stampare i manifesti a lutto da appendere in città, dopo aver organizzato la cerimonia. Ma quando l’agenzia ha inviati alla famiglia una foto del presunto morto, si è capito che qualcosa non funzionava. Le sue fattezze non erano le stesse del defunto in obitorio e soprattutto mancava la cicatrice per una ferita di guerra che l’uomo aveva.
I parenti dell’anziano lo hanno verificato facendo svestire il cadavere. Così hanno potuto anche constatare che il caro estinto in realtà non sta ancora bene ma stava tranquillamente facendo colazione. Un tuffo al cuore per la famiglia, un sospiro di sollievo e una storia emblamtica di quello che può succedere in tempo di Covid-19.
Alessio D’Amato: «Oggi in provincia di Frosinone 301 nuovi casi di Covid-19 e due deceduti con patologie» https://t.co/zrqwKNwtTT
— Sora24.it (@Sora24it) November 7, 2020
Ora c’è da contattare la famiglia del vero defunto, anche perché nessuno dei suoi eventuali parenti aveva lasciato un recapito e per questo si erano fatti vivi i carabinieri. Non è ancora chiaro chi possa avere commesso l’errore, dovuto probabilmente ad un’omonimia tra le due persone. Ma è chiaro che quei manifesti funebri saranno da buttare.