Parodontite, disturbo della bocca spesso ignorato: sintomi, cause, cure

Molto spesso la scambiamo per gengivite, ma la parodontite è un disturbo più serio e con conseguenze potenzialmente peggiori

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Esistono delle malattie che ignoriamo e che proprio per questo possono portare a conseguenze anche più gravi. Come la parodontite, un disturbo che colpisce i tessuti della bocca a sostegno dei denti, le gengive, l’osso alveolare e i legamenti parodontali. In pratica tutte quelle zone della bocca che messe insieme formano il parodonto.

Un aggravamento dei classici disturbi gengivali, anche molto diffuso. Ma la maggioranza di quelli che ne soffrano pensano si tratti soltanto di problemi alle gengive e quindi tendono a trascurare la parodontite. Eppure, in casi estremi e gravi, può portare alla perdita dei denti, quindi è meglio farci caso e agire per tempo.

La parodontite è una gengivite più acuta e non trattata, per tempo, in genere provocata da un accumulo di placca all’altezza del bordo delle gengive. Con il tempo, la placca erode i tessuti e l’osso che sostiene i denti, causando un progressivo ritiro delle gengive e alla loro separazione dai denti. Così spuntano buchi nei quali entra lo sporco e che portano più facilmente ad infezioni in bocca.

Parodontite, sintomi e principali metodi di cura

Dentista (Thinkstock)

Ma quali sono i sintomi che, ancora prima di andare da un dentista, possono farci sospettare di essere vittime della parodontite? Il primo è la presenza di sangue quando laviamo i denti. Una volta può succedere, sfregandoli magari con uno spazzolino nuovo o troppo rigido. Ma è un’eccezione, non la regola. Qui se compare del sangue in bocca significa che qualcosa non funziona ed è facile che sia un disturbo delle gengive.

Altri sintomi possono essere un certo arrossamento o gonfiore della zona interessata, oppure un aumento dell’alitosi. Solo in casi più gravi possiamo notare una certa mobilità dei denti, la comparsa di ascessi o recessioni delle gengive. In ogni caso l’infiammazione con il passare dei giorni è avvertibile sempre più in profondità e il dolore aumenta di conseguenza
Conosciuto il problema, esistono anche le soluzioni. Intanto la più pratica è quella di verificare con l’esame di un dentista se effettivamente soffiamo di parodontite. Ma soprattutto ricordiamoci che il professionista è lì per curare e anche per prevenire. Quindi una serie di controlli regolari sarà sempre utile per evitare rischi.
Se invece la parodontite è già comparsa, lo specialista può partire con una tecnica specifica chiamata detartrasi. Si tratta di una pulizia approfondita della bocca levando tartaro e placca, anche sotto al bordo gengivale. Se il problema non è serio, sentiremo subito un miglioramento e un senso di sollievo anche nel masticare.

Come eliminare il tartaro con i rimedi naturali
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Qualora invece la malattia sia già in uno stadio avanzato, il dentista potrà adottare altri tipi di intervento. Quello più invasivo è il rimodellamento dell’osso per la ricostruzione delle gengive, o ancora operazioni di tipo rigenerativo. Ma in ogni caso siamo di fronte a casi estremi di parodontite.

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