Assassinio Sull’Orient Express è un film del 2017 che è entrato nella storia per aver radicalmente cambiato la figura di Hercule Poirot, interpretato da Keneth Branagh. La produzione del film è stata mastodontica: ecco tutte le curiosità che sono rimaste nascoste dietro le quinte dei set.
Quello del 2017 è stato il quarto adattamento cinematografico del romanzo di Agatha Christie ambientato sul famosissimo treno Orient Express. Le precedenti risalgono al 1974, al 2001 (si trattava di una produzione televisiva) e al 2010 (episodio di una serie dedicata a Hercule Poirot).
Il cast del film è stato assolutamente eccezionale, coinvolgendo star del calibro di Penelope Cruz, Willlem Defoe, Judi Dench, Johnny Depp, Michelle Pfeiffeer e molti altri.
Curiosità su Assassinio sull’Orient Express 2017
Essere all’altezza delle aspettative, per il remake di un’opera entrata nella storia della letteratura e nella cultura popolare mondiale, non era semplice. Proprio per questo motivo l’attenzione a ogni minimo dettaglio nella preparazione del film è stata maniacale, come dimostrano alcune notizie trapelate dopo la realizzazione del film.
1 – Il regista che è personaggio – regista
L’attore Keneth Branagh è il protagonista del film e allo stesso tempo il regista del film. Curiosamente ha affermato che ha individuato una forte corrispondenza tra la sua funzione dietro la macchina da presa e la funzione del personaggio di Poirot all’interno del romanzo: “Poirot è come un regista che dirige i personaggi e che, come un regista, cerca intuitivamente di capire come creare il clima specifico necessario a condurre ogni interrogatorio”.
2 – Il nodo impossibile
Il caratteristico nodo della cravatta di Hercule Poirot è stato realizzato con la massima attenzione dalla squadra di costumisti che ha lavorato al film. Si è toccato il massimo della maniacalità quando ci si è resi conto che gli sforzi per ottenere il nodo perfetto duravano da tre mesi, tra le sperimentazioni con vari tessuti, diverse tipi di amido e di tecniche per realizzare il nodo.
3 – I baffi improbabili
Prima di decidere come realizzare i baffi del suo Hercule Poirot, Keneth Branagh ha raccolto tutto il materiale letterario possibile, cioè tutti i passaggi di tutti i romanzi della Christie in cui venivano descritti i baffi di Poirot.
Per ideare la forma perfetta dei baffi dell’investigatore sono serviti nove mesi (NOVE!), più tutto il tempo necessario a realizzarli concretamente. Il merito è tutto di Carol Hemming, capo del reparto trucco e parrucco.
5 – “Jim, voglio due Orient Express”
Se il settore costumi è stato messo a dura prova, quello delle scenografie non è stato da meno. Lo scenografo Jim Clay ha dovuto costruire (tenetevi forte, altro che CGI):
- la stazione ferroviaria di Instanbul
- il bazaar di Istanbul
- DUE REPLICHE FUNZIONANTI DELL’ORIENT EXPRESS (!!!)
- una replica funzionante della locomotiva da 30 tonnellate a grandezza naturale
- una montagna di DIECI METRI attraverso cui avrebbe transitato il treno
- Il Muro del Pianto di Gerusalemme
6 – Stedicam da record
La sequenza finale è registrata con la stedicam, ovvero con una telecamera mobile che consente di registrare riprese continue senza stacchi: è la sequenza con la Stedicam più lunga mai realizzata su una pellicola da 65mm.
A proposito: nessuno utilizza più la pellicola da 65 mm, ma il regista ha preteso che venisse utilizzata per le riprese del film, a causa delle sue altissime prestazioni in fatto di colori. Questo tipo di pellicola è in grado di riprodurre fedelmente i colori come li percepisce l’occhio umano.
Peccato che non esistono più studi in grado di svilupparla: la produzione del film ha dovuto creare uno studio – laboratorio a Londra. Non se ne costruivano da decenni.
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