Se non lavi il cavolfiore in questo modo, rischi di mangiare vermi e parassiti

Il cavolfiore e il cavolo verza dall’autunno in poi entrano in molte ricette, ma se non sono lavati bene il rischio è alto: facciamo così

L’odore intenso che emana durante la cottura? Certo, è un problema quando prepariamo il cavolfiore, ma in fondo bastano alcuni trucchetti, come quello di mettere nella pentola una fetta di pane imbevuta di aceto. Ma ancora prima c’è la pulizia e con il cavolfiore, come con il cavolo verza non possiamo sbagliare.

come lavare il cavolfiore
Photo CheDonna

Quando comincia l’autunno e ancora di più in inverno i cavoli diventano alleati preziosi per le nostre ricette, dagli antipasti ai contorni, passando per i primi piatti e le zuppe. Mille modi di cuocerli, anche se sono buonissimi al naturale. Ma un solo modo per lavarli e pulirli bene, perché altrimenti rischiamo di mangiare vermi e parassiti.
Andiamo con ordine, partendo dal momento della spesa. Come devono essere i cavolfiori per farci stare tranquilli? Le foglie devono essere chiuse e ancora croccanti, non mosce. Se vediamo che hanno perso il loro colore verde e ci appaiono appassite, lasciamo perdere. Le foglie della verza invece devono essere crespe, ma anche in questo caso chiuse.

Lava il cavolfiore in questo modo: tutti i passaggi necessari

Dopo aver capito come scegliere i migliori cavolfiori e cavolo verza, adesso vediamo come pulirli. Partiamo dal cavolfiore: appoggiamolo su un tagliere o un piano di lavoro e giriamolo su un lato tenendolo fermo con una mano.

Poi con un coltello affilato eliminiamo il gambo e le foglie esterne. A quel punto con la punta di un coltello ben affilato separiamo le cimette dal gambo centrale, staccandole pezzetto per pezzetto. Se poi fossero ancora troppo grosse per la ricetta che stiamo preparando, basterà dividerle in due o tre parti.

ricetta
canva

Versiamo le cimette in uno scolapasta e sciacquiamole una per volta sotto un getto di acqua rigorosamente fredda e alla fine asciughiamole con un canovaccio pulito. Questo è l’unico modo per essere certi che il cavolfiore sia pulito. Per essere più sicuri, alla fine possiamo metterlo in una ciotola, sempre con acqua fredda e un cucchiaino di bicarbonato. Risciacquiamo e asciughiamo, come prima.
Passiamo al cavolo verza: eliminiamo le foglie più esterne, se vediamo che sono rovinate o non di colore brillante. Appoggiamolo su un tagliere o il piano di lavoro, poi blocchiamolo con una mano eliminando la parte finale.

Tagliamolo a metà con un coltello, poi in ognuna delle due parti incidiamo il gambo con un coltellino affilato separando così ogni foglia dalla radice. A quel punto, dipende dalla ricetta. Se lo mangiamo crudo, tagliato a listarelle, basterà tagliare la verza a pezzi. Se invece ci servono le foglie intere, come per preparare degli involtini, stacchiamole delicatamente una per volta.
Mettiamo la verza in uno scolapasta e laviamola sotto l’acqua fredda. Poi asciughiamola con un canovaccio pulito ed è pronta per la nostra ricetta.

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