Bonus Bollette 2023 | Se sei malato o povero hai diritto agli aiuti: cosa devi sapere?

Il Governo ha varato il Decreto Aiuti Bis: il bonus bollette 2023 sosterrà i redditi bassi e determinate fasce di popolazione.

L’obiettivo del governo italiano è sostenere le famiglie a basso reddito e coloro che sono affetti da patologie gravi e quindi non possono diminuire i consumi elettrici perché devono mantenere accese macchinari indispensabili alla vita del malato.

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(Chedonna)

Il bonus bollette rimane confermato anche per gli ultimi mesi del 2022, cioè per il quarto trimestre dell’anno. Inoltre non si dovranno più pagare gli oneri di sistema (a prescindere dal reddito) e ci saranno ulteriori agevolazioni sia per i privati sia per le imprese. 

Queste misure si applicheranno alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, fino a 16,5 kW.

Vale la pena spiegare che gli oneri di sistema sono quei costi che si trovano in bolletta ma non si riferiscono al consumo di gas e al suo trasporto fino alla casa del consumatore.

Questi oneri pagati dai cittadini servono a pagare attività di interesse generale per il Paese. Per esempio una parte degli oneri di sistema vengono impiegati per sviluppare le tecnologie per lo sfruttamento delle energie rinnovabili. 

Le energie rinnovabili (cioè che non si esauriscono) come quella eolica, potrebbero rendere l’Italia meno dipendente dal gas proveniente da altri Paesi come la Russia, per questo il Governo si impegna a svilupparle.

Vediamo ora quali sono le novità introdotte dal Decreto Aiuti Bis, approvato il 4 Agosto.

Chi sono coloro che hanno diritto al nuovo bonus bollette 2023?

Oltre alla conferma delle misure introdotte nella prima parte dell’anno 2022, il governo ha già previsto l’attivazione di altre misure a protezione delle fasce più deboli.

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(Canva)

A beneficiare di tali misure saranno gli “utenti vulnerabili”. All’interno di questa fascia vengono inseriti:

  • titolari di redditi molto bassi (fino a 12.000 Euro l’anno per nuclei familiari formati da una singola persona o in cui sono presenti fino a 3 figli e fino a 20.000 Euro l’anno per famiglie con più di 3 figli)
  • persone affette da vari tipi di disabilità
  • anziani di età superiore ai 75 anni.

Queste fasce riceveranno un bonus governativo direttamente in bolletta dopo aver compilato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per la richiesta dell’ISEE. Il modulo da compilare si trova (anche) sul sito dell’INPS.

Oltre a queste misure molto mirate, sarà introdotta una norma generale che andrà a tutelare tutti i cittadini italiani, a prescindere dal reddito e dalle condizioni di salute.

A partire dal 1° Gennaio 2023 e fino al 30 Aprile le aziende fornitrici di luce e gas non potranno modificare i contratti già in essere.

Questo significa che se si ha un certo contratto con un’azienda, che fissa il prezzo di luce e gas a una certa cifra, l’azienda non potrà aumentare i prezzi in maniera automatica sulla base della fluttuazione del mercato.

Questo significa che anche se il gas dovesse aumentare di prezzo a causa della guerra in Russia, i consumatori non dovranno pagare di più, ma continueranno a pagare le cifre previste dal loro contratto originale.

Questo significa che anche se le notifiche dell’aumento dei prezzi saranno già state inviate nel 2022 (cioè se l’azienda avrà già comunicato l’aumento dei prezzi al cliente) tali aumenti non saranno considerati legali, quindi non avranno alcun valore.

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