William e Kate: divieto ferreo per la tata dei figli, non può trasgredire!

Il divieto che William e Kate imposero alla tata dei loro bambini nel momento in cui la assunsero può sembrare davvero assurdo.

I Duchi di Cambridge hanno sempre affermato di voler far crescere i loro bambini all’interno di una famiglia che sia il più possibile normale, ma hanno necessariamente bisogno di una tata che stia con i loro figli quando loro sono impegnati a rappresentare la Famiglia Reale.

William e kate divieto
(Chedonna)

Essendo però genitori molto attenti, hanno deciso di applicare alla crescita dei loro figli tutte le più moderne tecniche di pedagogia. Come ci si poteva aspettare hanno assunto una “nanny”, cioè una tata, estremamente competente nel suo lavoro, ma hanno voluto imporre una regola familiare a cui anche una tata professionista non avrebbe pensato.

Come ha reagito la loro tata e soprattutto quale impatto ha questa regola sui figli dei Duchi di Cambridge? Dovremmo applicarla anche con i nostri bambini?

Il divieto di William e Kate che ha cambiato la vita dei loro figli

Come si sa, dopo il divorzio dei loro genitori, William e Harry sono stati cresciuti da una tata che è rimasta una carissima amica di famiglia, tanto da essere stata invitata a molti eventi ufficiali, come se si trattasse di un “membro acquisito” della Famiglia Reale.

William e kate divieto
(Instagram)

Per questo motivo William sa quanto è importante che la tata rispecchi in tutto e per tutto i valori dei genitori dei bambini con cui lavora.

Inoltre, George Charlotte e Louis hanno caratteri molto differenti, ma è necessario che ogni bambino trovi all’interno della famiglia uno spazio sicuro in cui esprimere i propri sentimenti e trovare sostegno dai propri genitori.

Tra l’altro George e Charlotte ormai sono grandicelli e cominciano ad avere anche una sensibilità molto sviluppata di cui bisogna tenere conto.

Considerando tutti questi elementi, è trapelato da poco che la tata di William e Kate non può utilizzare una parola specifica.

Non si tratta di una parola volgare o scortese, come si potrebbe facilmente pensare. Si tratta di una parola banalissima che si utilizza nel linguaggio comune e anche in tutte le famiglie del mondo.

Nello specifico la tata che cresce George, Charlotte e Louis non può usare la parola “bambini”. Come si rivolge allora ai Principini? Con i loro nomi, o probabilmente chiamandoli “Principi”. Quel che è certo è che la tata non può mai usare le parole inglesi “children” e “kids”, traducibili con “bambini” e “bimbi”.

Il motivo? Sentendosi chiamato “bambino” da parte di un adulto, un bambino si sentirebbe sminuito e messo in una condizione di inferiorità. In pratica è come se, ogni volta che ci hanno chiamati “bambini” nel corso della nostra infanzia, gli adulti ci avessero comunicato, con un sottinteso, che eravamo ai loro ordini.

C’è anche un altro comportamento che William e Kate adottano sempre, sia con i loro bambini sia con i bambini di tutto il mondo che incontrano nel corso dei loro numerosi viaggi ufficiali.

La futura coppia reale d’Inghilterra, infatti, si accovaccia per tenere i propri occhi al livello di quelli del bambino nel momento in cui si rivolgono a lui. In questo modo il piccolo suddito si sente “trattato da pari” e “rispettato” anziché costretto a “subire” il controllo degli adulti.

Sembra che in questo modo l’educazione dei bambini sia più efficace e che i piccoli crescano più responsabili, attenendosi con meno difficoltà alle regole imposte dai genitori e dagli educatori.

Anche se William e Kate hanno sempre lasciato intendere di curare insieme l’educazione dei loro figli, non possiamo non pensare che sia stata Kate a insistere per applicare questa regola  in famiglia. Di certo William non ha mai avuto qualcuno che si inginocchiasse per mettersi al suo livello, se non sua madre. Tutti gli altri membri della sua famiglia sono sempre stati molto duri e molto tradizionalisti nell’educazione dei bambini, esattamente come fu durissimo il Principe Filippo nell’educazione di Carlo.

Difficile pensare che William abbia immaginato che esistesse un approccio educativo differente da quello che ha sempre visto applicare nella Famiglia Reale!

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