Pretty Woman: il finale originale che nessuno ha mai visto, quello che Disney rifiutó

Pretty Woman non doveva finire così. Il finale originale era tutt’altra cosa ma Disney poi decise di cambiare tutto.

Tutte lo abbiamo sognato: lui che in limousine arriva sotto casa nostra con un mazzo di fiori, sale le scale e raggiunge noi che, in trepidante attesa, già pregustiamo quel bacio che cambierà ogni cosa.

E pensare che Pretty Woman sarebbe dovuto finire in tutt’altro modo. Quella storia, che ha fatto sognare tutte noi, avrebbe dovuto concludersi in un vero e proprio incubo.

Ci pensò la genialità di Disney a cambiare ogni cosa e oggi noi vi spieghiamo come.

Pretty Woman doveva finire in tutt’altro modo

Pretty Woman
Foto da Instagram @cinedepression

Lo sceneggiatore J. F. Lawton, in cerca di fortuna nel mondo del cinema, scrisse la storia di Pretty Woman attingendo dal mondo che lo circondava in quella zona appena fuori Hollywood, fatta di spacciatori e prostitute, in cui viveva.

Il copione di Three Thousand (Tremila), titolo originale del film, passò di mano in mano tra molte case, dalla New Regency fino alla Touchstone Pictures, la divisione per adulti della Disney. Furono questi ultimi a innamorarsi dello script ma qualcosa non li convinceva.

Nella storia originale Kit era malata e si faceva di crack. Anche Vivian si drogava e soprattutto il finale era veramente un boomerang per la Disney. La storia si concludeva infatti con Edward che riportava Vivian nello stesso posto in cui l’aveva incontrata dandole i tremila dollari (Three Thousand appunto) che le spettavano. Vivian li rifiutava e allora lui li appoggiava sul marciapiede e si allontanava in macchina. La ragazza allora, presi i soldi, glieli lanciava contro facendoli volare al vento ma, vedendo i senzatetto della zona attratti dalla scena, iniziava poi a raccoglierli da terra. Vivian avrebbe poi usato quei soldi per mantenere fede alla promessa di portare Kit a Disneyland.

Il dialogo finale poi era veramente un potenziale e micidiale boomerang per Disney:

Kit le dice: “posso prendere uno di quei palloncini con le orecchie?”.

Vivian non risponde.

L’amica allora ribatte: “Che cosa stupida. Quelli sono per bambini”.

Al che Vivian risponde: “No, tesoro. Puoi prendere un palloncino, uno con le orecchie”.

Guardano fuori dalla finestra e l’autobus prosegue fino alla fine del film.

Il parco divertimenti simbolo stesso della Disney veniva così associato a una visione cupa e pessimista della vita: proprio non andava bene.

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Julia Roberts
Foto da Instagram @chiceveryweather

Così, con la scelta di affidare la regia a Garry Marshall (’uomo allora celebre per Happy Days e Mork & Mindy) cambiò ogni cosa. In primis un nuovo titolo, Pretty Woman, e poi un film che in pratica si costruì sul set, lasciando la trama dello script originale ma cambiando poi alcuni passaggi salienti.

Il risultato fu una quantità incredibile di girato da processare, e fu allora il lavoro i montaggio a dare il tono di Pretty Woman che si rivelò poi il successo strepitoso che tutte conosciamo. 

Conoscevate questa storia incredibile dietro la pellicola che tutte amiamo? Poteva esser decisamente un’altra storia.

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