Antonella Ricci, chef stellata di “E’ sempre mezzogiorno” (INTERVISTA)

Con la redazione di chedonna.it abbiamo intervistato Antonella Ricci, chef stellata ospite fissa del programma televisivo “E’ sempre mezzogiorno”.

La Chef stellata di E’ sempre mezzogiorno, Antonella Ricci, si è raccontata ai nostri microfoni, mostrando al pubblico un lato inedito di sé.

Dal Jeunes Restaurateurs d’Europe ALMA al “La Prova del Cuoco”, dal “La Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Parma come insegnante al Gambero Rosso, Antonella ha un curriculum di tutto punto, guarnito da una splendida laurea in Scienze Economiche e Bancarie. Ai nostri microfoni, Antonella si è raccontata e ci ha raccontato della sua esperienza sul piccolo schermo degli italiani e del suo rapporto con la padrona di casa e anche della sua esperienza e cultura culinaria.

Antonella Ricci: “E’ sempre mezzogiorno mi piace, è un’idea innovativa”

antonella clerici e antonella ricci
Foto di Instagram

Antonella, cos’è per te la cucina? So che nasce come una tradizione familiare ed è una sorta di “vocazione”.

Io vengo da una famiglia di ristoratori. La mia famiglia ha un ristorante da 55 anni quindi la cucina fa parte del mio DNA, è dentro di me. Ho sempre vissuto in cucina perché mia madre mi metteva in braccio alla mia bisnonna che era sempre seduta in cucina. Quindi ho sempre vissuto così. Soprattutto perché in quegli anni non c’erano gli asili nido e sono cresciuta con le nonne e con le zie.

In quale momento hai realizzato che la cucina sarebbe diventata la tua professione?

Io penso già da subito, da quando ero piccolina perché mi mettevano a fare le cose più minuziose. Ad esempio, all’epoca si usava realizzare il panzerottino come aperitivo e mia mamma mi metteva lì insieme a lei. Fin da subito ho capito che non avrei fatto un altro lavoro però allo stesso tempo ho cercato di trovare la mia dimensione. Ho studiato, mi sono laureata in Scienze Economiche e Bancarie però la cucina era sempre presente nel mio percorso di studi. Per esempio, studiavo in settimana mentre andavo all’Università a Lecce e quando tornavo a casa per il weekend mi dedicavo alla cucina. Feste comprese.

Dicci un po’, a quale ricetta della tua tradizione pugliese sei particolarmente legata?

La ricetta a cui sono legata della mia tradizione sono le orecchiette: in estate con cacio ricotta e basilico; e in inverno (nel periodo delle cime di rapa), le orecchiette con acciughe, cime di rapa, pomodorini, mollica fritta. Sono questi i piatti che mi restano nel cuore e che si preparavano sempre. Rimangano dentro di me perché sono quei sapori che magari poi ricerchi sempre perché li sentivi quando eri più piccola.

E invece, parliamo delle tue esperienze televisive. Come mai sei approdata in televisione?

La carriera televisiva è iniziata tantissimi anni fa, sempre con Antonella Clerici. Io sono nata nella scuola di Antonella, perché per me lei è stata una scuola non un programma televisivo. È iniziato tutto una ventina di anni fa, all’epoca facevo parte (e tutt’ora faccio parte) del Jeunes Restaurateurs d’Europe, un’associazione molto importante a livello europeo di giovani cuochi. All’epoca c’era un provino per un programma X di cui nessuno sapeva niente. Per questo programma di cui non si conosceva il nome, attinsero da questo elenco di giovani cuochi e un giorno, infatti, mi chiamarono per chiedermi se volessi fare un provino per questo programma che doveva iniziare. Dopo aver fatto il provino mi hanno chiamato.

Anche se ho iniziato l’anno successivo all’inizio del programma perché avevo la bimba molto piccola. Da quel momento con Antonella non ci siamo mai staccate. Ho fatto cinque anni di fila al “La Prova del Cuoco” e poi sono venute fuori tante altre opportunità e mi sono dedicata anche alla formazione perché sono diventata docente all’ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Parma.

 

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Per queste opportunità lavorative ho salutato Antonella. Dopo Antonella è iniziato il Gambero Rosso, lo spot pubblicitario per Vitasnella. Tutte queste esperienze mi hanno fatto crescere perché mai avrei potuto pensare di cucinare e parlare allo stesso tempo. Antonella ci metteva a dura prova all’epoca, perché per la Prova del Cuoco ti davano una busta e da questa busta dovevi elaborare due ricette e allo stesso tempo parlare ed esporla: era una gara. Indubbiamente ho avuto più visibilità, magari le persone e le signore che vedevano il programma televisivo volevano venire al mio ristorante familiare, talaltro all’epoca avevamo già una stella Michelin come la abbiamo tutt’ora.

Com’è stato il ritorno insieme ad Antonella in “E’ sempre mezzogiorno?”

Sono stata talmente felice quando ho avuto la notizia. Mi hanno chiamato e detto che forse Antonella Clerici voleva tornare in TV e con un programma in cui non c’era alcuna gara. Il fatto che non ci fosse alcuna gara mi ha spinto di più a partecipare, perché non mi sembrava più il momento di gareggiare. “È sempre mezzogiorno” mi piace tanto perché è un ricettario in TV, ed è un’idea innovativa e molto interessante. Sono felice di far parte di questo cast.

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