Bambini plusdotati: chi sono, come si riconoscono e come vanno stimolati

I bambini plusdotati sono molto più intelligenti rispetto alla media: ma come si fa a riconoscerli e come vanno stimolati?

Avete mai sentito parlare dei bambini plusdotati? Il primo pensiero che viene in mente è pensare che si tratti di una sorta di piccolo genio, di un bimbo con una marcia in più. E in effetti, in un certo senso è così.

Molto spesso capita addirittura di avere in famiglia un bimbo pulsdotato e di non accorgersene anche se non è esattamente un bimbo identico agli altri. E pensare che per le statistiche, secondo quanto apprendiamo dalla Fondazione Veronesi, i bambini plusdotati rappresentano il 5% di tutti i bimbi italiani.

Ma chi sono questi bambini? Come si comportano, come si fa a riconoscerli e come vanno stimolati? Ecco alcuni consigli.

Come riconoscere i bambini plusdotati

bambini plusdotati
Foto da Canva

Dotati di un’intelligenza molto più elevata rispetto alla media dei loro coetanei i bambini plusdotati hanno solitamente un quoziente intellettivo oltre 130 punti. E dimostrano di avere delle importanti capacità cognitive.

Sono molto più veloci a processare un pensiero e analizzare una situazione, il loro intuito è più sviluppato e sono dotati di un’ottima memoria. Hanno anche una sensibilità superiore rispetto ai coetanei.

E se da un lato possono sembrare dei piccoli adulti dobbiamo assolutamente ricordarci che la loro età anagrafica è quella che è. Quindi ci sarà una dis-sincronia con lo sviluppo emotivo e relazionale. Anzi, a volte, proprio perché maggiormente stressati possono avere difficoltà a livello emotivo e comportamentale, incontrando anche difficoltà a relazionarsi con i loro coetanei.

Vediamo allora quali sono le caratteristiche che in linea di massima accomunano i bambini plusdotati.

1) Ricercano sempre nuovi stimoli. La curiosità è una delle caratteristiche principali di questi bambini che spesso fanno domande e pretendono risposte accurate da parte degli adulti. Nutrono interesse per concetti astratti come il tempo e lo spazio, ma anche sulla vita o sulla morte, insomma su tematiche complesse.

2) Hanno un linguaggio ricco. Parlano come i grandi con un linguaggio forbito e un lessico molto articolato. Costruiscono frasi complesse, tanto da suscitare la curiosità negli adulti e da sembrare strani di fronte ai coetanei.

3) Sanno leggere e scrivere prima degli altri. Possono imparare a leggere e scrivere da soli e sin da molto piccoli. In alcuni casi possono essere precoci anche nei calcoli.

4) Senso di giustizia spiccato. Rispetto ai loro coetanei i bambini plusdotati hanno un forte senso di giustizia e a volte possono mettersi in contrasto con gli adulti.

5) Hanno l’umorismo degli adulti. Pur essendo bimbi riescono a percepire il senso umoristico più sottile proprio come gli adulti. Il loro modo di scherzare pertanto può risultare ai loro coetanei strano.

6) Osservatori acuti. I bimbi plusdotati riescono a cogliere e ricordare i particolari con grande cura e dovizia. Inoltre, hanno anche un’ottima memoria.

Come stimolare i bambini plusdotati

bambini plusdotati
Foto da Canva

I bambini plusdotati devono essere seguiti in maniera corretta altrimenti rischiano che questo grande dono diventi un limite.

Ecco perché innanzitutto è importante riconoscerli e poi stimolarli e incentivarli così da far emergere il loro talento. In questo senso la scuola dovrà fare la sua parte e fornire loro un piano didattico personalizzato.

Inoltre, gli adulti dovranno gestire questi bambini che potrebbero sviluppare delle difficoltà a livello emotivo come ansia e disturbi depressivi.

Alle volte essere iperdotati può portare questi bambini anche a sentirsi diversi dagli altri e ad essere considerati bambini strani. Ecco perché possono finire per essere isolati. Per questo è importante porre una particolare attenzione ai loro bisogni per garantirne il benessere psico-fisico.

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