Perché festeggiamo l’8 Marzo proprio oggi e a cosa servono le mimose?

Perché festeggiamo l’8 Marzo? Ecco la storia della Giornata internazionale dei diritti delle donne e a cosa servono le mimose.

8 marzo
(fonte: Canva)

Per quale motivo oggi è la Festa della Donna?

Scopriamo insieme le leggende ed i fatti storici che hanno ispirato questa giornata così importante ed anche perché si usano le mimose.

Ecco com’è nata questa ricorrenza.

8 Marzo: ecco perché si festeggia oggi

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Perché festeggiamo le donne proprio l’8 Marzo?

Questa ricorrenza, infatti, non è nata semplicemente per portare un mazzolino di mimose alla tua compagna od alla tua mamma (ci ritorneremo tra un attimo), ma ha delle radici storiche piuttosto importanti.

Spesso, quando pensiamo all’8 Marzo, ci viene in mente una storia decisamente triste: quella delle 134 lavoratrici di New York, morte in un incendio dentro una fabbrica di tessuti.
Il fatto, però, non è mai accaduto o, quantomeno, è stato confuso con un altro accadimento: l’incendio della fabbrica Triangle, nella quale morirono 146 lavoratori (123 donne e 23 uomini) e che accadde il 25 Marzo del 1911.

Wikipedia, infatti, ci dice che la nascita della Giornata Internazionale dei diritti delle Donne non è legata a questo triste accadimento.
Gli anni in cui questa giornata ha iniziato a diventare importante sono sempre quelli di inizio ‘900.
Le donne di moltissimi stati europei e degli Stati Uniti, infatti, avevano da tempo iniziato a domandare che la loro condizione venisse “rivalutata”.

Se esiste la Giornata Internazionale dei diritti delle donne, però, dobbiamo ringraziare il VII Congresso della II Internazionale Socialista.
Questa organizzazione ha instituito anche la Giornata dei Lavoratori e, nell’Agosto del 1907 gettò le basi anche per le rivendicazioni femminili e femministe.

La data precisa, comunque, sarà stabilita solo molti anni più tardi.
Mentre in tutto il mondo le rivendicazioni femminili “esplodevano” insieme alla guerra, è l’8 Marzo del 1917 il giorno che sancisce la “nascita” della Festa dei diritti delle donne.

Le donne di San Pietroburgo, in Russia, guidarono per le strade della capitale una grande manifestazione che chiedeva la fine della guerra.
L’impatto di questa manifestazione rese evidenti i problemi sociali e politici della Russia ma sancì anche la nascita della ricorrenza che celebriamo oggi.

Quasi tutti i paesi del mondo, infatti, avevano deciso di celebrare la giornata seguendo un proprio calendario personale.
La manifestazione di San Pietroburgo “unì” quasi tutte le celebrazioni ed istituì, di fatto, la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne.

L’Italia decise di adeguarsi nel 1922 per iniziativa del PCI.
La prima volta, gli italiani festeggiarono l’8 Marzo solo il 12: dopo qualche anno, però, ci siamo, fortunatamente, adeguati!

Perché si usa la mimosa per festeggiare la Giornata internazionale dei diritti delle donne?

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Il simbolo della mimosa, a quanto pare, ha un’origine tutta italiana.

A sceglierla come rappresentate della Festa della Donna, infatti, sarebbero state Teresa Noce, Rita Montagnana e Teresa Mattei.
Politiche, partigiane ed antifasciste, proposero la mimosa come simbolo della Giornata della Donna per un semplice motivo.

Il fiore fiorisce tra Marzo e Febbraio ed è, quindi, perfetto per essere donato l’8 Marzo!

Ovviamente, oltre alla sua bellezza e convenienza, la mimosa divenne ben presto un simbolo quasi sovversivo.
La prima volta in cui venne usato, nel 1946 e successivamente nei primi anni ’50, divenne un gesto addirittura “atto a turbare l’ordine pubblico“.
Dopo qualche decennio (solo!) e per fortuna, il clima politico e la situazione delle donne iniziarono a migliorare anche in Italia.

Nel 1972, proprio l’8 Marzo, ci fu una manifestazione femminista a Campo de’ Fiori a Roma, alla quale partecipò addirittura Jane Fonda.
L’Italia, dunque, iniziò finalmente ad allinearsi con i suoi paesi vicini.
A Londra, già nel 1954 un’assemblea di attivisti approvò ed inviò all’ONU una Carta della Donna contenente la richiesta di parità di diritti e di lavoro.

Insomma, se oggi possiamo uscire e comprare un mazzetto di mimose da regalare alle persone a noi care nella nostra vita, è merito non solo di Jane Fonda ma anche di tantissime donne.
Tra di loro vanno ricordate anche partigiane e socialiste che hanno fatto la storia di questo paese e che, altrettanto spesso, i libri di storia ignorano.

A loro dobbiamo la possibilità di indossare i pantaloni od andare all’università, di scegliere se aprire un conto in banca o divorziare.
Insomma, tante delle attività che oggi consideriamo normali, già solo 70 anni fa non erano così scontate.

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Chi decide, oggi, di regalare una mimosa, quindi, dovrebbe avere ben presente il significato storico che si nasconde dietro questa piccola pianta gialla.
Nono si tratta solo dell’auspicio della primavera e di un simbolo privo di significato.

Una volta era talmente sovversivo che si rischiava addirittura di essere arrestati!

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