Chi è? L’uomo afroamericano che ha cambiato (in meglio) la storia del mondo

È stato primo in moltissime cose ma di certo è stato non è stato il primo afroamericano a fare la storia: il suo contributo però è stato importantissimo.

Barack Obama da piccolo vip da piccoli
(Instagram)

Nel primo libro scritto in merito alla sua storia personale (e quindi a quella della sua famiglia), ha raccontato che sua madre era bianca come il latte e suo padre nero come la pece.

Lui però non si è mai accorto della fortissima differenza che separava (almeno dal punto di vista visivo) suo padre dalla famiglia di sua madre, con la quale il bambino è cresciuto nel corso dell’infanzia.

Barack Obama da piccolo vip da piccoli
(Instagram)

Nato a Honolulu, alle Hawaii, ha trascorso alcuni anni della sua infanzia a Giacarta, in Malesia, dove la famiglia si era trasferita. Successivamente torna negli Stati Uniti e prosegue con grande profitto i suoi studi accademici, scegliendo la facoltà di legge.

Dopo la separazione dalla moglie (avvenuta quando il figlio aveva soltanto 2 anni) il padre di questo bambino tornò in Kenya, suo paese natale, e rimase ucciso in un incidente automobilistico. Era il 1981 e suo figlio non lo vedeva da 10 anni.

Purtroppo nel 1995 anche la madre di questo bambino morì per una forma di cancro che non le lasciò scampo.

Pochi anni prima intanto, durante il suo praticantato in uno studio di avvocati, quello che sarebbe diventato uno degli uomini più importanti del mondo conobbe la donna della sua vita, anche lei avvocato e suo superiore.

I due si frequentarono per un po’, fino a che lui decise di chiedere la mano di lei: lo fece durante una cena romantica con il suo solito stile assolutamente scanzonato. Invece di farea una classica proposta di matrimonio in ginocchio, con rose, anello e un bel discorso, decise di cominciare un lungo confronto con lei in merito a quanto il matrimonio fosse inutile. 

Mentre lei si innervosiva, difendendo l’istituzione del matrimonio dal punto di vista legale e culturale, un cameriere le portava una piccola scatola con dentro l’anello di fidanzamento con cui le chiedeva ufficialmente di sposarlo. Quella donna si chiamava Michelle Robinson.

L’afroamericano che avrebbe fatto la storia del mondo (e lo sapeva)

Barack Obama da giovane vip da piccoli
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Il passaggio dalle aule del tribunale alle più importanti sale di rappresentanza degli Stati Uniti d’America il passo non fu semplice ma fu abbastanza breve.

La passione politica che alimentava questo giovane (e la sua futura moglie) cresceva di anno in anno, fino a fargli ricoprire una delle cariche politiche più importanti a livello globale.

Chi è? Ovviamente stiamo parlando di Barack Obama, 44° Presidente degli Stati Uniti d’America e primo Presidente afroamericano della storia degli Stati Uniti.

Barack Obama - GIFMANIABarack Obama non è stato soltanto il Primo presidente afroamercano della storia d’America. È stato anche il primo direttore nero della prestigiosa rivista della facoltà di legge di Harvard (nel 1990).

Nel 1996 è diventato senatore dell’Illinois, quindi fu nominato Presidente del Comitato della Sanità e dei Servizi Umani del Senato. Nel 2004 venne eletto al Congresso degli Stati Uniti stracciando l’altro candidato del Partito Repubblicano, nel quale aveva sempre militato.

Di lì si arrivò all’elezione alla Casa Bianca: la prima volta dal 2008 al 2012 e poi per il secondo mandato presidenziale dal 2012 al 2016.

Barack Obama elezioni 2008
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Nel corso di entrambi i suoi mandati Obama si impegnò per assicurare alle famiglie più povere l’assistenza sanitaria (in America tutti gli ospedali sono a pagamento, e chi non può pagare l’assicurazione sanitaria non può essere curato), per creare milioni di nuovi posti di lavoro combattere il riscaldamento globale.

Al suo fianco nel corso di entrambi i mandati, volle come Vice Presidente l’attuale Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. I due divennero così amici che su Internet molti parlavano di una vera e propria “bromance”, cioè di un’amicizia che sembrava quasi una storia d’amore.

Mentre si impegnava al massimo delle sue forze per portare avanti il suo progetto politico da Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama si è anche distinto per essere uno dei Presidenti più “cool” della storia del mondo.

Non si può non citare l’intervista durante la quale il Presidente uccise in un sol colpo una mosca fastidiosa, così come non si può non citare la Grazia al Tacchino Presidenziale, che Obama ha trasformato in un appuntamento comico.

Non molti sanno infatti che ogni anno viene regalata al Presidente degli Stati Uniti una coppia di tacchini per il giorno del ringraziamento. A ogni tacchino viene dato un nome e il Presidente ha la facoltà di graziarne uno e consegnare l’altro al forno per il tradizionale tacchino imbottito che si cuoce in occasione di quella festività.

Fin dal suo primo mandato Obama ha deciso di salvare entrambi i tacchini. Dato che la consuetudine non gli permetteva di farlo, da bravo avvocato ha deciso di trovare un escamotage, emanando un Decreto Presidenziale (in Italia diremmo DPCM) pur di salvare l’altro tacchino!

Inoltre, durante la cerimonia annuale (una delle più inutili ma anche delle più divertenti nell’agenda del Presidente) Obama ha sempre preteso la presenza delle due figlie solo per il gusto di fare battute stupide e vederle ridere imbarazzate all’idea di avere un padre così sciocco.

Tra le sue molte virtù quella di essere un ottimo ballerino, come ha dimostrato in più di un’occasione ma in particolare durante l’intervento a un famosissimo programma americano, il talk show di Ellen DeGeneres.

Dal momento che la sua carica richiedeva sempre la massima eleganza possibile, Barack Obama ha sempre dovuto indossare abiti molto formali scarpe adeguate. Essendo un uomo estremamente pratico, che non ha tempo da perdere a scegliere l’abbigliamento, ha deciso di fare come la Regina Elisabetta: ha comprato 4 paia identici di scarpe nere che utilizza sotto qualsiasi outfit e una serie di completi sartoriali grigi che, secondo le voci, costano circa 1.500 Euro l’uno.

Dopo la fine del secondo mandato gli avevano chiesto se sarebbe stato disposto a candidarsi per la terza volta. Lui ha specificato che non lo avrebbe fatto per due motivi: il primo è che la legge americana non lo consente, la seconda è che sua moglie Michelle gli aveva fatto sapere che, se solo ci avesse pensato, avrebbe chiesto il divorzio.

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Il motivo? Troppo stress, la vita da Presidente e First Lady è troppo impegnativa: Michelle era convinta che la famiglia avesse bisogno di una vacanza.

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