Modi di dire: sai perché si dice ” Siamo a cavallo”?

Quando qualcosa va per il verso giusto non possiamo fare a meno di felicitarci sfregare le mani e dire: “Siamo a cavallo”?, ma perché si dice così?

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I modi di dire hanno origini lontane, si tramandano nel tempo e si formano a partire da collegamenti impensabili. Questo è il caso del noto modo di dire: “Siamo a cavallo”.

Quando troviamo una soluzione ad un problema, o un momento particolarmente difficile non è più all’orizzonte tra le prime cose che ci vengono in mente è questo famoso cavallo e ci viene in mente da Medioevo, periodo a cui si riferisce questo modo di dire.

Perché si dice: “Siamo a cavallo?”

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In tempi molto antichi i mezzi di trasporto rappresentavano un lusso concesso a pochi. Chi non poteva vantare di avere molti soldi, sicuramente doveva vantare buone gambe. Per spostarsi dalla casa ai campi, per andare a fare provviste bisognava camminare moltissimo.

Se la vita iniziava a sorridere e la situazione economica iniziava ad avvertire delle migliorie, si poteva pensare di acquistare un cavallo. Quel cavallo rappresentava il passaggio da uno status di povertà ad uno status più agiato. Chi possedeva un cavallo possedeva anche la fortuna dalla sua parte.

Il valore del cavallo nel Medioevo era enorme, possedere un cavallo facilitava molto l’esistenza di una persona che poteva finalmente spostarsi più velocemente e senza faticare. Tanto era importante questo cavallo che nacque il detto: «a caval donato non si guarda in bocca».

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Questo detto si riferisce al fatto di ricevere un cavallo in dono. La salute di un cavallo si può facilmente valutare guardando la dentatura e le zampe dell’animale. Per questo guardare in bocca ad un cavallo ricevuto era di cattivo gusto , sarebbe stato un modo per quantificare il valore di un regalo ricevuto.

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